Lezione 5: La stagionalità delle commodities

Un fattore a cui un trader deve tenere in considerazione è la stagionalità delle commodities.

E’ un fattore importante per l’analisi del mercato delle materie prime; essa può aumentare il vantaggio statistico ma in certi casi anche trarre in inganno.

La stagionalità

La stagionalità è un fattore che si presenta ciclicamente sul mercato delle commodities, spesso più marcatamente, altre volte in maniera meno evidente.

Basti pensare, per fare un esempio, alla frutta in supermercato; hai mai notato che in certi mesi dell’anno una tipologia di frutta costa di più e in altri di meno? Ecco, a grandi linee questa è la stagionalità.

Ma cosa c’entra con le commodities e lo spread trading?

Questo effetto è presente anche sui mercati finanziari, effetto creato dalla classica domanda-offerta. Maggiore sarà l’offerta di un determinato sottostante, minore sarà il prezzo.

Al contrario, minore sarà l’offerta, maggiore sarà il prezzo.

Oltre a domanda e offerta, per certe materie prime quali le soft commodities, entrano in campo anche effetti non controllabili, quali gli eventi atmosferici che potrebbero modificarne il raccolto, diminuirne l’offerta e così far aumentare i prezzi.

A grandi linee però, durante l’anno, gli eventi atmosferici tendono a ripetersi in certi momenti ben precisi e così è possibile stimare una certa stagionalità per le commodities. Diversi fattori possono entrare in campo per determinare l’andamento di una materia prima, ma sicuramente quello climatico/atmosferico è il più importante.

Le fasi di semina e raccolta, per le commodities agricole, seguono un andamento ciclico durante l’anno; se nei decenni questi eventi si ripetono in maniera costante è possibile estrapolarne dei pattern di ciclicità.

Questa è la stagionalità.

Grafico di stagionalità annuale della soia

Sfruttare la stagionalità

Per fare spread trading però non ci si può affidare solamente alla stagionalità, perché come abbiamo capito esistono diversi fattori che potrebbero modificarla.

E’ necessario dunque affidarsi anche ad altri tipi di analisi, da “affiancare” alla stagionalità (che infine non è altro che lo studio retrospettivo dell’andamento di uno spread).

Per avere un vantaggio statistico maggiore bisognerebbe affiancare anche l’analisi fondamentale, la lettura del COT Report, l’andamento del prezzo dei futures.

Basarsi solo sulla stagionalità sarebbe un GRAVE ERRORE!

Spesso è possibile aspettarsi anni estremi e movimenti contro stagionali, quindi è importante impostare sempre gli stop loss e un rigido money management; inoltre l’analisi tecnica sul singolo contratto potrebbe aiutare a capire il possibile andamento del prezzo di un sottostante.

I movimenti stagionali non sono precisi, possono verificarsi prima o dopo e l’analisi tecnica può aiutarci con i tempi di entrata e di uscita.


Una regola “aurea” del trading sulle materie prime dice “mai aprire una posizione contro stagionalità”. Questo ovviamente aumenta le probabilità statistiche di riuscita di un trade, ma spesso grandi occasioni si presentano proprio andando contro di essa.

Chiaramente si tratta di strategie avanzate che richiedono esperienza e capacità di gestire gli spread.

Un altro esempio di stagionalità. Andamento del Heating Oil e come gli eventi atmosferici modificano l'andamento del prezzo.
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