Modulo 6: Analisi del prezzo con Fibonacci – Lezione 2: I Ritracciamenti e le Estensioni di Fibonacci

I livelli di ritracciamento di Fibonacci sono linee orizzontali che indicano dove è probabile che il prezzo incontri un supporto o una resistenza. Ad ogni livello è associata una percentuale che indica di quanto il prezzo si è mosso rispetto a un movimento precedente. I livelli di ritracciamento di Fibonacci sono 23,6%, 38,2%, 61,8%, 78,6% e 88,6%. Sebbene non sia ufficialmente un rapporto di Fibonacci, viene utilizzato anche il 50%.

I livelli di ritracciamento di Fibonacci sono linee orizzontali che indicano dove è probabile che il prezzo incontri un supporto o una resistenza. Ad ogni livello è associata una percentuale che indica di quanto il prezzo si è mosso rispetto a un movimento precedente. I livelli di ritracciamento di Fibonacci sono 23,6%, 38,2%, 61,8%, 78,6% e 88,6%. Sebbene non sia ufficialmente un rapporto di Fibonacci, viene utilizzato anche il 50%.

L’indicatore è utile perché può essere disegnato tra due punti di prezzo significativi, come un massimo e un minimo, e creerà i livelli tra questi due punti.

Cosa ci dicono i livelli di ritracciamento di Fibonacci?

I ritracciamenti di Fibonacci possono essere utilizzati per piazzare ordini di ingresso, determinare livelli di stop-loss o fissare obiettivi di prezzo. Ad esempio, in un trend al rialzo il prezzo potrebbe ritracciare tornando al livello 61,8% per poi ricominciare a salire. Poiché il rimbalzo è avvenuto su un livello di Fibonacci durante un trend rialzista, il trader può decidere di acquistare.

All’interno dell’analisi tecnica, i livelli di Fibonacci sono usati per individuare i pattern armonici e anche nella teoria delle onde di Elliott. La staticità dei ritracciamenti di Fibonacci consente ai trader di anticipare e reagire con prudenza quando vengono testati. Questi livelli sono punti di flessione in cui è previsto un qualche tipo di reazione.

Come disegnare i ritracciamenti di Fibonacci?

Partendo da un minimo assoluto di un impulso rialzista, si tracciano i livelli di Fibonacci fino ad arrivare al massimo assoluto.

ritracciamenti di Fibonacci

Se invece vogliamo calcolare il ritracciamento di un impulso ribassista, si parte dal massimo assoluto fino al minimo.

ritracciamenti di Fibonacci

Per essere considerato un ritracciamento, il prezzo deve rimanere tra l’intervallo 38,2 e 61,8. Solitamente, quando il prezzo supera il livello 61,8 ci troviamo di fronte ad un movimento più profondo che potrebbe non classificarsi come un ritracciamento di un impulso.

I limiti dei livelli di Fibonacci

Sebbene i livelli di ritracciamento indichino dove il prezzo potrebbe trovare supporto o resistenza, non ci sono garanzie che il prezzo si fermerà effettivamente in quel punto o che avrà una reazione. Questo è il motivo per cui vengono spesso utilizzati altri segnali di conferma.

L’altro argomento contro i livelli di ritracciamento di Fibonacci è che ce ne sono così tanti che è probabile che il prezzo si inverta vicino a uno di essi abbastanza spesso. Il problema è che i trader faticano a sapere quale livello sarà utile in un determinato momento.

Le estensioni di Fibonacci

Le estensioni di Fibonacci sono uno strumento che i trader possono utilizzare per stabilire obiettivi di profitto o stimare fino a che punto il prezzo può arrivare a seguito di un pullback. I livelli di estensione sono anche possibili aree in cui il prezzo potrebbe invertirsi. I più comuni sono il 127,2, 141,4 e il 161,8.

Si tracciano partendo da un movimento di riferimento. Se l’impulso è al rialzo si parte dal massimo assoluto fino al minimo assoluto.

Viceversa, se l’impulso è ribassista si tracciano partendo dal minimo al massimo.

Le estensioni di Fibonacci sono quindi aree di possibile interesse dove il prezzo potrebbe reagire. Se il trend è al rialzo e dopo un pullback si verifica un nuovo massimo, il trader può utilizzare i livelli di estensione di Fibonacci per capire dove potrebbe arrivare il prezzo.

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