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Cosa sono?
Partiamo dal TAN, che sta per Tasso Annuo Nominale. Questo è il tasso di interesse “puro”, quello che ti viene applicato sull’importo che hai preso in prestito o sul saldo della tua carta revolving. Insomma, è il tasso di base e indica quanto pagheresti solo in termini di interesse. Mettiamo che tu voglia chiedere 10.000 euro di prestito e il TAN è del 5%: su base annua, pagheresti 500 euro di interessi (se tutto fosse così semplice!). Ma in realtà, il TAN da solo racconta solo una parte della storia.
Qui entra in gioco il TAEG, che sta per Tasso Annuo Effettivo Globale. Questa sigla riassume il costo complessivo del finanziamento, includendo tutte le spese che non sono esattamente “interessi”, ma che comunque pagherai. In altre parole, il TAEG è un indicatore del vero costo del prestito, mutuo o carta di credito. Se guardi un TAEG dell’8% mentre il TAN è solo del 5%, puoi star sicuro che ci sono spese accessorie come costi di istruttoria, spese di gestione pratica e magari anche assicurazioni.
Se ti soffermi solo sul TAN, rischi di scegliere un’offerta che sembra vantaggiosa ma che alla fine potrebbe risultare più cara. Il TAEG è obbligatorio per legge proprio per questo: perché rappresenta un indicatore più trasparente e completo per chi prende un prestito o un mutuo. Non importa quanto sia basso il TAN: se il TAEG è alto, significa che ci sono altri costi che non puoi trascurare.
Dove li troviamo?
Ora che sappiamo cosa significano, vediamo su cosa si applicano questi tassi. Uno dei contesti principali è quello delle carte di credito revolving, dove puoi decidere di pagare a rate invece che saldare tutto ogni mese. Qui, il TAN e il TAEG diventano decisivi perché, se scegli di rateizzare, il TAEG può salire anche sopra il 20%! Nelle carte revolving, quindi, è il TAEG che ti dà l’idea di quanto ti costerà rateizzare gli acquisti, visto che include sia gli interessi che le altre spese (e nelle revolving, credimi, non mancano mai).
Ma TAN e TAEG li trovi anche sui prestiti personali e sui mutui. Qui, il TAEG è particolarmente utile perché include tutte quelle spese che potresti non considerare: costi di apertura pratica, spese di gestione e anche alcune polizze assicurative obbligatorie, che possono gonfiare parecchio il costo totale. La legge impone agli istituti di credito di indicare il TAEG nei contratti e nei prospetti, proprio per permetterti di confrontare le offerte in modo più trasparente.
Confrontare TAN e TAEG
Quando valuti un prestito o un mutuo, è una buona idea iniziare sempre dal TAEG, piuttosto che dal TAN. Un TAEG più basso significa generalmente che il costo complessivo del prestito sarà più conveniente. Un TAN molto basso abbinato a un TAEG alto è un segnale che il prestito potrebbe essere carico di spese nascoste.
Vuoi un consiglio pratico? Quando usi un comparatore online, fai attenzione a quei prestiti che pubblicizzano un TAN bassissimo e controlla sempre il TAEG. Se c’è un forte divario tra i due tassi, è probabile che quel prestito abbia dei costi extra che lo rendono meno vantaggioso di quanto sembri a prima vista.
Ogni finanziamento in Italia deve avere un foglio informativo obbligatorio per legge, che offre una panoramica chiara e trasparente delle condizioni del prestito o del mutuo. È qui che troverai informazioni su TAN e TAEG, le spese accessorie e i termini chiave. Cerca la lista delle spese incluse nel TAEG.
Se il finanziamento ha un tasso variabile, il contratto dovrebbe specificare in che modo viene calcolato il tasso. Questo è particolarmente importante per mutui e prestiti a lungo termine, dove il tasso può cambiare in base all’andamento di indici di mercato come l’Euribor. Assicurati di capire come queste variazioni possono influire sul TAN e, di conseguenza, sul costo totale del prestito.
Se qualcosa non è chiaro, come il significato di alcune spese o clausole, non esitare a fare domande. Le banche hanno l’obbligo di fornire spiegazioni chiare ai clienti su ogni punto del contratto. E non dimenticare di verificare se il contratto include penali per chiudere anticipatamente il finanziamento.
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