La Regola del 4%: Andare in Pensione Senza Preoccupazioni

La regola del 4% è una di quelle “dritte finanziarie” che molti consulenti amano condividere quando si parla di pianificazione della pensione. È uno di quei concetti che sembra semplice, ma nasconde alcune sfumature che possono fare la differenza tra una pensione tranquilla o un ritiro con problemi finanziari. In questo post ti spiegherò cosa sia esattamente questa regola, come puoi applicarla e perché oggi potrebbe non essere sempre la soluzione perfetta.

Cos’è la Regola del 4%?

La regola del 4% è una linea guida che molti consulenti finanziari usano per aiutarti a capire quanto puoi prelevare ogni anno dai tuoi risparmi in pensione senza rischiare di esaurirli troppo presto. L’idea di base è che puoi ritirare il 4% del tuo “gruzzolo” il primo anno di pensione, poi ogni anno successivo potrai aggiustare l’importo per tener conto dell’inflazione. Così facendo, secondo le stime, dovresti essere a posto per almeno 30 anni.

Immagina di avere 1 milione di euro investiti quando vai in pensione. Secondo la regola del 4%, potresti prelevare 40.000 euro nel primo anno. Poi, negli anni successivi, aggiusti quell’importo per tenere conto dell’inflazione. Se l’inflazione fosse del 2%, il secondo anno potresti ritirare 40.800 euro, e così via. Semplice, no? Ma come spesso accade nella finanza personale, non è tutto così lineare.

Perché la Regola del 4% è così Popolare?

Questa regola è diventata celebre negli anni ’90, grazie a uno studio di William Bengen. Questo consulente finanziario americano aveva analizzato decenni di dati di mercato e aveva scoperto che prelevare il 4% ogni anno, aggiustato per l’inflazione, avrebbe assicurato un flusso di reddito costante per la maggior parte dei pensionati. L’idea era semplice e si basava su un mix di investimenti in azioni e obbligazioni, un classico portafoglio 60/40, ossia il 60% in azioni e il 40% in obbligazioni. All’epoca, il mercato azionario dava buoni rendimenti e l’inflazione era relativamente sotto controllo. Questo faceva sembrare la regola del 4% una sorta di formula magica per la pensione perfetta.

Cosa è Cambiato?

Oggi, però, gli esperti consigliano di non prendere la regola del 4% come un dogma. Le condizioni di mercato sono cambiate rispetto agli anni ’90: i rendimenti delle obbligazioni sono più bassi e il mercato azionario è più volatile. Secondo UBS, i rendimenti futuri attesi per i portafogli bilanciati potrebbero essere inferiori rispetto agli anni precedenti. Questo vuol dire che se segui la regola del 4% alla lettera, potresti rischiare di esaurire i tuoi fondi prima del previsto, specialmente se hai un portafoglio più conservativo.

Vantaggi e Limiti della Regola del 4%

Ora che sappiamo cosa dice la regola del 4%, diamo un’occhiata ai suoi principali vantaggi e limiti.

Vantaggi:

  1. Semplicità: è facile da comprendere e da applicare. Non devi essere un esperto di finanza per metterla in pratica.
  2. Sicurezza: se segui la regola e hai un portafoglio bilanciato, è probabile che i tuoi soldi durino per circa 30 anni.
  3. Flessibilità: sebbene la regola suggerisca un prelievo fisso, puoi sempre aggiustare la cifra in base alla tua situazione personale.

Limiti:

  1. Ipotesi statiche: si basa su ipotesi storiche che potrebbero non riflettere il futuro. Il mercato oggi è più volatile e le previsioni dei rendimenti sono più basse.
  2. Inflazione variabile: non considera periodi di alta inflazione o deflazione, che possono influenzare significativamente i tuoi risparmi.
  3. Non è per tutti: può non funzionare per chi ha spese molto variabili o fonti di reddito aggiuntive come la pensione statale o altre forme di rendita.

Come Personalizzare la Tua Strategia di Prelievo

Anche se la regola del 4% è un ottimo punto di partenza, molti esperti suggeriscono di fare qualche calcolo in più per adattarla alla tua situazione personale. Ogni persona ha un mix unico di spese, entrate e tolleranza al rischio, e questo influisce su quanto potrai prelevare senza rischiare di esaurire i tuoi risparmi. Ad esempio, se prevedi di avere spese più elevate nei primi anni della pensione (viaggi, hobby costosi, ecc.), potresti voler prelevare di più nei primi anni, riducendo i prelievi successivi. Al contrario, se conti su altre fonti di reddito come la pensione o l’affitto di immobili, potresti permetterti di prelevare meno dal tuo portafoglio di investimenti.

Quanto Devi Risparmiare per Andare in Pensione?

Se prevedi di spendere 40.000 euro all’anno durante la pensione, usando la regola del 4%, avrai bisogno di risparmiare circa 1 milione di euro (40.000 ÷ 0,04). Se invece le tue spese annuali sono più vicine ai 60.000 euro, dovresti puntare a risparmiare almeno 1,5 milioni di euro.

Questi sono solo numeri di partenza! Non tengono conto dell’inflazione, delle fluttuazioni del mercato o di altre variabili. Ecco perché è fondamentale rivalutare regolarmente il tuo piano di prelievo e adattarlo in base alle tue esigenze e alla situazione economica.

Conclusioni

In sintesi, la regola del 4% è un buon punto di partenza per chi vuole avere un’idea di quanto prelevare durante la pensione senza finire i soldi troppo presto. Ma non è una soluzione “taglia unica”. Ogni persona ha esigenze diverse, e fattori come l’inflazione, le fluttuazioni del mercato e il tuo stile di vita in pensione devono essere presi in considerazione. Insomma, la regola del 4% va bene, ma come dice il proverbio: “meglio prevenire che curare”. Un po’ di flessibilità e una strategia di prelievo personalizzata possono fare la differenza. Quindi, se stai pianificando la tua pensione, tieni a mente la regola del 4%, ma non avere paura di adattarla alle tue esigenze personali. Dopotutto, la pensione dovrebbe essere un periodo di serenità e non di stress finanziario!

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MARCO CASARIO

Gli italiani sono tra i popoli più ignoranti in ambito finanziario.

Non per scelta ma perché nessuno lo ha mai insegnato. Il mio scopo è quello di educare ed informare le persone in ambito economico e finanziario. Perché se non ti preoccupi dell'economia e della finanza, loro si occuperanno di te.

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