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Investire non è soltanto una questione di numeri. Dietro ogni decisione finanziaria si muove un mondo invisibile fatto di percezioni, emozioni e scorciatoie mentali. La psicologia comportamentale insegna che i peggiori nemici di chi investe non sono i mercati instabili o le crisi geopolitiche, ma

FOMO negli investimenti: come difendere il portafoglio dall’illusione del guadagno facile
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Tassi fermi e inflazione in agguato: Powell sfida Trump sui dazi e blocca la Fed
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Rapporto sull’occupazione di giugno: cosa aspettarsi tra rallentamento economico e scelte Fed
Ogni mese il rapporto sull’occupazione statunitense racconta qualcosa che sfugge agli indicatori di superficie. La fotografia di giugno promette un quadro più fragile del previsto. Le attese convergono su una crescita moderata dei posti di lavoro e su un tasso di disoccupazione in risalita. La

Penny Stock: il Mercato Dove Investi Poco e Puoi Perdere Tutto
A cosa pensi quando leggi “penny stock”? Nell’immaginario collettivo, questo termine richiamerebbe azioni da pochi spiccioli, acquistabili con il resto del caffè preso al bar. Qualcosa di marginale, accessibile, forse persino promettente visto lo scarso investimento richiesto. La realtà è che le penny stock non

Occhio alle Truffe: Guida Definitiva Per non Farsi Fregare nel Mondo degli Investimenti
Le truffe finanziarie non indossano più cappelli neri né agiscono nell’ombra. Si presentano in giacca e cravatta, parlano un italiano quasi impeccabile e promettono guadagni rapidi con un entusiasmo che rasenta l’ipnosi. Le trovi nei social, nei banner pubblicitari, in chiamate improvvise o in messaggi
Performance Oracle 2024: l’Intelligenza Artificiale Spinge il Titolo alle Stelle
Oracle è tornata alla ribalta e per le giuste ragioni. Quest’anno la società ha registrato performance impressionanti e le sue azioni sono in continua ascesa. Ma cosa rende Oracle così speciale in questo momento? Vediamo come Oracle sta cavalcando l’onda dell’intelligenza artificiale e quali sono le prospettive future.
La performance di Oracle nel 2024
Le azioni di Oracle stanno vivendo un 2024 da urlo. Con un rialzo del 70%, il colosso della tecnologia si posiziona subito dietro Nvidia, altra stella nel settore AI. Il titolo ha da poco raggiunto un nuovo massimo storico di 177 dollari, alimentato dall’entusiasmo legato alle sue infrastrutture cloud orientate all’intelligenza artificiale.

Ma cosa ha portato Oracle a questo successo? Una delle ragioni principali è l’accordo con OpenAI – il creatore di ChatGPT – per l’uso dei suoi server, che è servito a spingere Oracle in una posizione di forza in un mercato in continua crescita.
Perché Oracle è così in voga?
Se fino a qualche anno fa Oracle sembrava un gigante del passato, oggi ha decisamente cambiato marcia. L’azienda ha puntato tutto sul cloud e sull’integrazione dell’intelligenza artificiale. Ma vediamo nel dettaglio alcuni dei motivi principali del suo recente successo.
Il Cloud AI di Oracle
Oracle Cloud Infrastructure (OCI) è diventata una delle soluzioni preferite dalle aziende che operano nel campo dell’intelligenza artificiale. Con clienti del calibro di OpenAI, Oracle sta dimostrando di avere le carte in regola per competere con i giganti del settore. Non a caso, il presidente esecutivo Larry Ellison ha dichiarato che l’OCI è “la più veloce e conveniente infrastruttura AI al mondo”.
Partnership Strategiche
Oracle ha stretto importanti collaborazioni con Amazon, Microsoft e Google. Queste partnership permettono all’azienda di espandere la sua portata e di offrire soluzioni sempre più competitive.
Un evento che ha stupito tutti
Durante il recente evento CloudWorld, Oracle ha annunciato che prevede di raddoppiare le vendite entro cinque anni, puntando sulla domanda di servizi cloud alimentati dall’intelligenza artificiale. Questo ha acceso l’interesse degli investitori, spingendo il titolo a livelli record.
Un gigante in crescita o un rischio?
Nonostante le performance straordinarie, alcuni analisti sono scettici riguardo al futuro di Oracle. Il target di crescita fissato dall’azienda è davvero ambizioso: Oracle punta a raggiungere un fatturato di 104 miliardi di dollari entro il 2029, quasi il doppio rispetto ai 53 miliardi del 2024.
Citi ha definito queste proiezioni “aggressive” e ha espresso preoccupazione per il margine d’errore ridotto. Non tutti sono così cauti. Analisti di società come Bernstein vedono Oracle come una delle migliori opportunità d’investimento nel settore tech, grazie alla sua visione AI e alla transizione del suo core business sul cloud.
La sfida del prezzo: la valutazione
Uno dei segnali che potrebbe mettere in allerta gli investitori è il prezzo attuale delle azioni di Oracle rispetto ai suoi guadagni. Con un rapporto prezzo/utili (P/E) di 45, la valutazione di Oracle si colloca ben al di sopra della media del mercato.

Da un lato, questa valutazione elevata può sembrare un rischio, ma dall’altro può essere vista come una conferma della fiducia nel suo potenziale di crescita, perché gli investitori stanno pagando molto per ogni dollaro di profitto che l’azienda genera.
Prospettive Future
Oracle ha dimostrato di essere molto più di un colosso tecnologico del passato. Grazie alla sua spinta verso l’intelligenza artificiale e alla decisione strategica di spostare il suo core business sul cloud, l’azienda ha raggiunto nuovi traguardi nel 2024 e le prospettive future sembrano promettenti.
Il trend degli investimenti nell’integrazione dell’AI nei suoi servizi cloud non accenna a rallentare. L’azienda ha anche lanciato nuovi servizi che promettono di ottimizzare le operazioni aziendali, migliorare l’efficienza e ridurre i costi. Se Oracle riuscirà a mantenere questo ritmo, potrebbe consolidare la sua posizione tra i leader del settore.
Oracle sembra sulla strada giusta, ma con alcuni ostacoli da saltare. La competizione nel settore cloud è feroce e aziende come Amazon, Microsoft e Google non resteranno a guardare. Tuttavia, le partnership e la forte domanda di infrastrutture AI potrebbero dare a Oracle un vantaggio competitivo. Anche la base clienti solida e la fiducia di OpenAI sono fattori di supporto.