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Origine del Termine
L’espressione “irrational exuberance” venne usata per la prima volta da Greenspan il 5 dicembre 1996 durante un discorso alla American Enterprise Institute. Greenspan sollevò dubbi sulla sostenibilità dei livelli di valutazione azionaria, chiedendosi se il mercato non fosse giunto a uno stato di euforia ingiustificata. Egli osservò che la bassa inflazione e i bassi premi di rischio stavano alimentando valutazioni azionarie elevate. Greenspan sottolineò l’importanza di integrare la valutazione dei prezzi delle attività finanziarie nella politica monetaria per evitare eccessi pericolosi. Il suo discorso non causò immediatamente un crollo dei mercati, ma gettò un’ombra di cautela tra gli investitori.
Le Basi dell’Esuberanza Irrazionale
Alla base dell’irrazionalità dei mercati c’è la psicologia umana. Gli investitori, presi dall’entusiasmo di guadagni rapidi, tendono a sopravvalutare il valore reale degli asset, spinti dall’effetto gregge e dalla paura di perdere opportunità di profitto (la cosiddetta “Fear of Missing Out”. Questa dinamica può essere vista come un ciclo autoperpetuante costituito dalle seguenti fasi:
- Ottimismo iniziale: una nuova tecnologia o un’innovazione economica crea aspettative di crescita e profitti futuri.
- Crescita esponenziale: gli investitori, spinti dall’ottimismo, iniziano a comprare asset rischiosi, gonfiando i loro prezzi.
- Euforia: il continuo aumento dei prezzi attira sempre più investitori, inclusi quelli meno informati.
- Bolla: i prezzi raggiungono livelli insostenibili, disconnessi dai fondamentali economici.
- Crollo: alla fine, la realtà si impone, i prezzi crollano, e molti investitori subiscono perdite significative.
Come Riconoscere l’Esuberanza Irrazionale nei Mercati Finanziari
Riconoscere i segnali di esuberanza irrazionale è fondamentale per evitare perdite sui mercati finanziari. Alcuni indicatori comuni includono:
- Valutazioni eccessive: quando i prezzi delle azioni sono disconnessi dai loro fondamentali economici, come la crescita degli utili.
- Effetto gregge: quando un grande afflusso di nuovi investitori, spesso inesperti, investono basandosi su emozioni piuttosto che su analisi razionali e seguono ciecamente le azioni degli altri.
- Frenesia mediatica: la copertura mediatica eccessiva e positiva di un settore o di una classe di asset in grado di alimentare la FOMO.
- Aumento del debito: quando gli investitori prendono in prestito somme significative per investire, aumentando il rischio di una correzione dolorosa.
Esempi Storici di Esuberanza Irrazionale nei Mercati Finanziari
Per capire meglio il fenomeno, possiamo guardare a esempi storici:
- Tulip Mania (1637): Una delle prime bolle speculative documentate. In Olanda, i prezzi dei bulbi di tulipano raggiunsero livelli astronomici prima di crollare bruscamente.
- La Bolla delle Dot-com (1997-2000): Durante la fine degli anni ’90, l’entusiasmo per le nuove tecnologie e internet portò a valutazioni folli delle società tecnologiche, molte delle quali non avevano profitti reali.
- La Bolla dei Subprime (2007-2008): Negli Stati Uniti, l’accesso facile al credito e l’aumento dei prezzi immobiliari crearono una bolla che scoppiò con conseguenze devastanti per l’economia globale.
Irrational Exuberance nel 2024
Oggi, vediamo alcuni segni di esuberanza irrazionale nei mercati finanziari. Il recente rally del mercato azionario ha suscitato preoccupazioni simili a quelle espresse da Greenspan oltre due decenni fa. Valutazioni elevate e una fiducia cieca nelle nuove tecnologie, soprattutto l’intelligenza artificiale, hanno portato a un clima di speculazione.
Gli attuali rapporti prezzo/utili (P/E ratio) e altri indicatori di valutazione si trovano a livelli storicamente elevati. Il CAPE Ratio (Cyclically Adjusted Price-Earnings), ad esempio, è a livelli che non si vedevano dal 1929 e dal picco della bolla Nifty Fifty degli anni ’60. Questo indicatore misura il prezzo delle azioni in rapporto agli utili medi degli ultimi 10 anni.
Come negli anni ’90, oggi vediamo proiezioni di crescita straordinaria grazie a tecnologie emergenti come l’AI. Le aziende leader nel settore, come Nvidia, Google e Microsoft, sono viste come pilastri di un futuro prospero. Tuttavia, è importante ricordare che, nonostante l’entusiasmo per Internet e le tecnologie degli anni ’90, la crescita economica effettiva non aumentò come previsto. Dal 1975 al 1999, l’economia statunitense è cresciuta a un tasso medio del 3%. Dopo il boom tecnologico, la crescita media è stata più vicina al 2%. Anche i profitti aziendali non sono aumentati come previsto, seguendo una traiettoria più moderata.
Conclusione
Il monito di Alan Greenspan nel 1996 serve ancora oggi come un avvertimento per gli investitori. L’esuberanza irrazionale è un fenomeno che continuerà a manifestarsi nei mercati finanziari. Investire in modo consapevole e basato su processi analitici piuttosto che su emozioni è la chiave per evitare di cadere nella trappola dell’esuberanza irrazionale. Come disse una volta Warren Buffett, “Il rischio viene dal non sapere cosa stai facendo.” Educarsi, rimanere vigili e non farsi trascinare dall’euforia del mercato sono fondamentali per un investimento di successo e sostenibile.
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