Crollo Azioni Meta: Analisi Completa e Implicazioni per gli Investitori
Meta Platforms ha subito un significativo contraccolpo in seguito alla pubblicazione dei risultati finanziari del primo trimestre. Le aspettative di vendite inferiori alle previsioni per il trimestre corrente, accoppiate con l’annuncio di un incremento delle spese in conto capitale, hanno esercitato una forte pressione sulle
Possibili Dividendi di Alphabet: Una Svolta Strategica per il Gigante della Tecnologia
Alphabet, la società madre di Google, potrebbe presto fare notizia con l’introduzione di dividendi per la prima volta nella sua storia. Questa potenziale mossa segue l’esempio di Meta Platforms, che a febbraio ha annunciato il suo primo dividendo, segnando un significativo punto di svolta nel
Il Declino della Strategia di Investimento Risk Parity
La strategia di investimento risk parity ha rappresentato un pilastro nelle tecniche di gestione del portafoglio fin dalla sua concezione nei tumultuosi anni ’90. Sviluppata e popolarizzata da Ray Dalio di Bridgewater Associates, questa strategia si proponeva di superare i limiti dei tradizionali approcci basati
Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 16
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Ottimizzare gli Investimenti con il Ritorno alla Media: Strategie Essenziali
Nel mondo degli investimenti, pochi concetti sono tanto fondamentali quanto il “ritorno alla media” o mean reversion. Questo principio è una nozione statistica ben nota che descrive la tendenza degli eventi estremi a riconvergere verso un risultato medio nel tempo. Intuitivamente, molti di noi comprendono
Il Potere degli Investimenti in Dividendi in un’Economia Incerta
In un periodo di incertezze fiscali, monetarie e geopolitiche, gli investitori hanno bisogno di strategie difensive per proteggere e accrescere i propri capitali. Una tale strategia, spesso sottovalutata ma di fondamentale importanza, è l’investimento in azioni che pagano dividendi crescenti. Questo blog post esplora l’importanza
Gli Indicatori di Analisi Tecnica – Lezione 2: Il Relative Strength Index
Il Relative Strenght Index (RSI) è un indicatore sviluppato da J. Welles Wilder utilizzato nell’analisi tecnica che misura l’entità delle recenti variazioni di prezzo per valutare le condizioni di ipercomprato o ipervenduto nel prezzo di un asset. E’ usato per valutare lo slancio del prezzo di un sottostante. L’idea alla base dell’RSI è misurare la velocità con cui i trader stanno spingendo il prezzo. Viene visualizzato come un oscillatore, ovvero un grafico a linee che si sposta tra due estremi e può avere una lettura da 0 a 100.
I livelli di ipercomprato e di ipervenduto
La maggior parte dei trader considera valori pari o superiori a 70 come un’indicazione che il sottostante sta diventando “ipercomprato” e potrebbe essere pronto per un’inversione di tendenza o una correzione. Una lettura del RSI pari a 30 è interpretata come una condizione di “ipervenduto”. Alcuni trader utilizzano valori sopra gli 80 e sotto i 20.
Come si muove il Relative Strenght Index?
L’RSI aumenterà all’aumentare del numero e dell’entità delle chiusure positive e diminuirà all’aumentare del numero e dell’entità delle perdite. Come si può notare nel grafico seguente, l’indicatore RSI può rimanere nella regione di ipercomprato per lunghi periodi mentre il titolo è in una tendenza al rialzo.
L’indicatore può anche rimanere in territorio di ipervenduto per molto tempo quando il titolo è in una tendenza al ribasso.
I range del Relative Strenght Index
Durante un trend rialzista, l’RSI tende a rimanere al di sopra di 30 e dovrebbe raggiungere spesso il valore 70. Durante un trend ribassista, è raro vedere l’RSI superare 70 e l’indicatore raggiunge spesso il valore 30. Queste linee guida possono aiutare a determinare la forza del trend e individuare potenziali inversioni.
Ad esempio, se l’RSI non riesce a raggiungere 70 su una serie di oscillazioni di prezzo consecutive durante un trend rialzista, ma poi scende al di sotto di 30, il trend si è indebolito e potrebbe invertire. È vero il contrario per una tendenza al ribasso. Se la tendenza al ribasso non è in grado di raggiungere 30 e poi si riprende sopra 70, la tendenza al ribasso si è indebolita e potrebbe invertire al rialzo.
La divergenza del Relative Strenght Index
Una divergenza rialzista si verifica quando l’RSI crea una lettura di ipervenduto seguita da un minimo più alto mentre il prezzo fa un minimo più basso rispetto al precedente. Ciò indica spesso un aumento dello slancio rialzista.
Una divergenza ribassista si verifica quando l’RSI crea una lettura di ipercomprato seguita da un massimo più basso mentre il prezzo crea un massimo più alto rispetto al precedente.
I limiti del Relative Strenght Index
Come la maggior parte degli indicatori tecnici, i suoi segnali sono più affidabili quando si conformano alla tendenza di lungo termine. I veri segnali di inversione sono rari e possono essere difficili da separare dai falsi allarmi. Anche il fatto che l’indicatore possa rimanere in ipercomprato o ipervenduto per un po’ di tempo rappresenta un limite.