La famiglia che governa il Mondo: I ROTSCHILD

I Rothschild dinastia di banchieri , che dal XVIII secolo è stata al centro del sistema finanziario mondiale. Molto spesso sono stati associati a teorie del complotto.Fondata da Mayer Amschel Rothschild alla fine del 1700, è diventata ancora più ricca quando i suoi figli sono stati inviati nelle capitali europee per espandere l’impero. Sono stati i finanziatori di molte guerre compresa l’Unità di Italia.Hanno perso gran parte del loro potere successivamente ai due conflitti mondiali. Oggi gestiscono diverse banche di consulenza e investimento. Il 6 febbraio 2023 la Rothschild & Co ha dichiarato di voler lasciare il listino di Parigi.

In questo approfondimento parleremo della storia della famiglia Rothschild e della sua ascesa nel sistema finanziario globale. La famiglia Rothschild molto spesso è stata associata a teorie del complotto. Più volte sono stati accusati di controllare segretamente l’economia, di finanziare guerre e anche di manipolare il clima. Cerchiamo però di fare chiarezza partendo dalla loro storia.

Gli inizi

La famiglia Rothschild inizia la sua ascesa a partire dal 18 secolo quando Mayer Amschel fonda l’impero di famiglia. Nasce nel ducato d’Assia nel 1744 a Francoforte nella Judengasse (ghetto ebraico), figlio di un commerciante di seta e cambiavalute.

Casa dei Rothschild- Fonte The Rothschild Archive

Ha iniziato a lavorare con il padre fin da giovane, il suo primo compito è stato quello di smistare monete rare che il padre acquistava alle fiere. I suoi genitori muoiono quando lui aveva 12 anni e subito dopo viene mandato ad Hannover come apprendista alla Simon Wolf Oppenheimer, un’importante banca ebrea.

Mayer Amschel – Fonte Wikipedia

Ritorno a Francoforte

Nel 1763 torna a Francoforte dove diventa commerciante di monete rare e ottiene il patrocinio dal principe Guglielmo d’Assia, che lo aiuta a sviluppare legami finanziari con altri nobili. Nel 1769 ottiene il titolo di fattore di corte, diventando così consigliere del principe, il che lo porta a conoscere la figlia di un altro fattore di corte, Gutle Schanpper. I due si sposano nel 1770, dando alla luce 10 figli, 5 maschi e 5 femmine. Durante questi anni si afferma come principale commerciante di Francoforte, non solo di monete rare ma anche di oggetti di antiquariato. L’impero ha una crescita ulteriore durante la rivoluzione francese quando a Mayer viene affidato il compito di gestire i pagamenti dalla Gran Bretagna per l’assunzione di soldati mercenari dell’Assia. Si stima che il suo patrimonio in quel momento si aggirasse intorno a 150.000 fiorini ( circa 15.000 sterline).

Pensate che la rivista Forbes lo ha classificato come il settimo uomo d’affari più influente di tutti i tempi.

Agli inizi del 1800 i figli maschi sono inviati come emissari nelle principali città d’Europa, con il primogenito che rimane a Francoforte.

Morte di Mayer

Le fortune della famiglia arrivano con le guerre napoleoniche, quando oltre a servire il principe, forniscono servizi finanziari e prestiti alle potenze europee impegnate nelle guerre contro Napoleone. Allo stesso tempo si sono dimostrati in grado di sviluppare e organizzare una efficientissima rete di agenti, spedizionieri e corrieri che attraversano tutta l’Europa, distribuendo oro per gli armamenti. Nel 1812 Mayer muore e lascia disposizioni su come gestire le finanze e  delinea un rigido sistema di successione, dove l’eredità poteva passare solo per linea maschile. Questo incentiva i matrimoni misti. Tra il 1824 e il 1877 ci sono 36 matrimoni di discendenti maschi di Mayer Rothschild. Di questi, 30 all’interno della famiglia, solo quattro donne Rothschild e due uomini sposano partner con cui non erano imparentati.

Albero genealogico-Fonte Storia Occulta

Nathan Mayer

Nathan Mayer nel 1810 aveva fondato la NM Rothschild, banca che ancora oggi è in funzione con più di 40 sedi in tutto il mondo. Esiste una leggenda dove si dice che Nathan fosse a conoscenza della sconfitta di Napoleone a Waterloo un giorno prima rispetto agli organi governativi.

Si racconta che l’avrebbe fatto con un’operazione che ora chiameremmo di insider trading, cioè diffondendo la voce che a Waterloo avesse vinto Napoleone e iniziando lui stesso a vendere i titoli del debito pubblico inglese in suo possesso, per provocarne il crollo in Borsa. Nel frattempo, in gran segreto, avrebbe ordinato ai suoi agenti di ricomprarli a prezzi stracciati, prima che la notizia della vittoria si diffondesse e che il valore di quei titoli andasse alle stelle.

Le cinque frecce

Il figlio inviato a Vienna, Salomon Rothschild, finanzia il debito austrico e nel 1822 entra a far parte della nobiltà austriaca quando l’Imperatore Francesco I gli conferisce il titolo di barone. Nonostante lavorassero a distanza i cinque fratelli operano nello stesso modo, su titoli di stato, cambi valutari e metalli preziosi. Inoltre prestano denaro alle nazioni con alti tassi di interesse. Il simbolo della famiglia sono cinque frecce all’interno di uno scudo che si intersecano in unico punto.

Stemma di famiglia – Fonte The Rothschild Archive

La famiglia interviene prestando denaro e oro alla banca d’inghilterra in seguito alla crisi finanziaria del 1825, chiamata anche dagli storici la prima crisi finanziaria moderna.

Figli di Meyer- Fonte Storia Occulta

Investono nel settore pubblico, finanziano le reti ferroviarie di Austria, Francia, Italia  e del canale di Suez. Nel 1935 Nathan si assicura i diritti sulle miniere di mercurio in Spagna ottenendo un monopolio sull’elemento chimico fondamentale per l’estrazione di oro e argento.

I Rothschild finanziano l’unità d’Italia

La famiglia Rothschild finanzia anche l’Unità d’Italia. Quando il Regno di Sardegna nel 1849 viene sconfitto nella prima guerra di indipendenza, accumula 75 milioni di lire di debito nei confronti degli austriaci. In questo momento i banchieri vedono un’opportunità e offrono un prestito immediato con tassi di interesse al 5%. Nel 1860 il debito pubblico del Piemonte ammonta a circa un milione e mezzo di lire, il più alto tra tutti gli stati. L’unico modo per il regno di salvarsi è quello di andare di nuovo in guerra contro lo stato Borbonico in modo da poter mettere la mani sul loro patrimonio in caso di vittoria. Quindi lo stato, per finanziarsi,  non ha altra scelta se non quella di chiedere aiuto finanziario ai Rothschild. Nonostante la sua iniziale riluttanza a finanziare la guerra contro il proprio stato, alla fine la famiglia accetta di rinegoziare il debito precedente e  di fornire il denaro richiesto, incidendo così anche sull’unità d’Italia.

La filiale di Napoli della banca chiude nel 1863 e la mancanza di eredi maschi porta alla chiusura della filiale di Francoforte nel 1901.

Decadenza

Dal ventesimo secolo inizia la decadenza della famiglia. La loro posizione inizia a declinare con lo scoppio dei due conflitti mondiali. Le restrizioni sui movimenti di capitali tra gli stati, durante questo periodo, limitano la capacità delle banche di concedere prestiti alle nazioni impegnate nel conflitto (cosa che li aveva arricchiti in passato).

Il governo di Vichy in Francia espropria le proprietà dei Rothschild Bordeaux durante la guerra e i nazisti confiscano opere d’arte e altri oggetti preziosi per milioni di dollari dal ramo austriaco della famiglia. Nel corso degli anni, le sontuose proprietà dei Rothschild vengono donate ai governi britannico e francese e ad altre organizzazioni e università. Molti membri della famiglia Rothschild vengono perseguitati dai nazisti durante la guerra, e sono costretti a emigrare negli Stati Uniti, dove spostano il loro centro di affari. Negli anni ’70 rimangono tre banche ai Rothschild: le filiali di Londra e Parigi e una banca svizzera fondata da Edmond Adolphe de Rothschild. 

La famiglia Rothschild oggi

Ma veniamo ai giorni nostri, con un patrimonio e una scala d’affari assai più contenuti, si sono comunque affacciati nel mondo dei grandi finanzieri. Non si hanno stime precise sul loro patrimonio, poiché gran parte delle loro attività sono gestite attraverso una serie di trust che non devono necessariamente rendere pubbliche le loro attività.

Famiglia Rothschild – Fonte La Stampa

Sono comunque ancora attivi nell’ambito bancario e finanziario con una serie di banche e società di investimenti. Si conoscono sostanzialmente due gruppi: quelle che fanno capo alla Edmond de Rothschild Group e alla Rothschild & Co. Il gruppo Edmond de Rothschild è un gruppo bancario e di gestione patrimoniale di proprietà privata fondato dal barone Edmond de Rothschild nel 1953 con sede Ginevra. Mentre la  Rothschild & Co è una società di consulenza finanziaria e gestione patrimoniale.

Rothschild & Co – Fonte https://www.rothschildandco.com/

Le radici dell’attuale struttura di Rothschild & Co risalgono a una fusione nel 2012 tra l’allora banca francese separata e la banca d’affari britannica NM Rothschild & Sons. E’ conosciuta da tutti per la sua divisione affari che fino al 2014 vedeva impiegato il presidente francese Emmanuel Macron.

Ritiro dai listini

Alexander Rothschild, che ora guida il gruppo, ha annunciato l’intenzione di presentare un’OPA ai fini del ritiro dal listino di Parigi. Concordia, la holding della famiglia e principale azionista della banca, ha presentato un’offerta pubblica di acquisto al prezzo di 48 euro per azione dividendo annesso. Il giorno dell’annuncio il titolo ha guadagnato il 16%.

Rotschild&Co titolo- Fonte TradingView

La banca  ha fatto parte di alcuni dei più grandi affari in Europa negli ultimi anni, tra cui la Ipo di Porsche da parte di Volkswagen o ad esempio la nazionalizzazione del gruppo energetico tedesco Uniper e la combinazione degli operatori satellitari Eutelsat e OneWeb.

Nel terzo trimestre 2023 ha registrato un aumento delle entrate per circa 864 milioni di euro, mentre i ricavi per consulenza globale sono aumentati del 18% YoY per 547 milioni.

Conclusioni

La famiglia Rothschild è sicuramente stata, come abbiamo visto, una famiglia che negli ultimi 3 secoli ha influenzato il panorama economico sociale mondiale. Hanno ricevuto molte critiche e sono stati accusati di teorie complottistiche. Molte di queste accuse si sono rivelate prive di fondamenta e derivanti da pregiudizi culturali. Quello che possiamo dire è che un fondo di verità ci può essere, come in tutte le cose. Bisogna comunque dimostrare una visione critica e ricordarsi che è importante distinguere tra teorie del complotto e fatti storici realmente accaduti.

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