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Il rally delle obbligazioni continua: falso rimbalzo o vera ripresa?
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Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 47
“Ottimismo” è la parola d’ordine per le festività del Thanksgiving. Gli investitori si sono riversati in azioni al ritmo più veloce degli ultimi due anni. I fondi azionari globali hanno registrato afflussi per circa 40 miliardi di dollari nelle due settimane fino al 21 novembre,

Gli errori di investimento più comuni
Anche i migliori investitori del mondo sbagliano. Fortunatamente, gli errori possono fornire delle lezioni preziose. In questo post analizzeremo gli errori di investimento più comuni. Aspettarsi troppo Aspettarsi troppo dai propri investimenti è uno degli errori di investimento più comuni. Aspettative irrealistiche di rendimenti elevati

Tutto quello che devi sapere sulla vendita allo scoperto
Investire nel mercato azionario in genere consiste nell’acquistare a prezzi bassi e vendere a prezzi più alti. Tuttavia, esiste un altro metodo utilizzato da alcuni investitori: la vendita allo scoperto o short selling. Questa strategia, che è sostanzialmente opposta alla strategia tradizionale del “buy low,

Black Friday 2023: possibile impatto sul mercato azionario
Il venerdì che segue il giorno del Ringraziamento, la festività statunitense più celebrata, è conosciuto come Black Friday. Nato negli Stati Uniti negli anni ’60, il Black Friday oggi è un evento mondiale di vendita al dettaglio fatto di sconti e promozioni. I dati sulle
I rischi dei paesi con alto debt to GDP ratio
Il debt to GDP ratio è una metrica usata per comparare il debito pubblico di un paese con la sua produzione economica. Confrontando quello che un paese deve con quello che produce, gli economisti possono misurare la sua capacità di ripagare il proprio debito. Più è alto questo rapporto, più alto è il rischio di default del paese. Andiamo a esaminare quali sono i rischi dei paesi con alto debt to GDP ratio.
L’esplosione del debito in risposta alla pandemia
Nel 2020, con la diffusione del covid in tutto il mondo, l’economia globale ha sofferto interruzioni della catena di approvvigionamento, volatilità dei prezzi delle materie prime e sfide nel mercato del lavoro. La World Bank ha stimato che quasi 97 milioni di persone sono state spinte in condizioni di estrema povertà a causa della pandemia.
I governi globali hanno dovuto aumentare la loro spesa per far fronte ai costi sanitari, alla disoccupazione e all’insicurezza alimentare. Così facendo i paesi sono stati costretti ad assumere nuovo debito. Ciò ha portato il debito globale al livello più alto in mezzo secolo.
I debt to GDP ratio più alti del mondo
Qui sopra sono riportati i dati sui debt to GDP ratio più alti del mondo pubblicati nel rapporto più recente del Fondo Monetario Internazionale. Giappone, Sudan e Grecia sono in cima alla lista con un rapporto debito/PIL ben al di sopra del 200%, seguiti da Eritrea (175%), Capo Verde (160%) e Italia (154%).
Il livello del debito del Giappone non sarà una sorpresa per molti. Nel 2010 è diventato il primo paese a raggiungere un rapporto debito/PIL del 200%. Per finanziare nuovo debito, il governo giapponese emette obbligazioni che vengono acquistate principalmente dalla Banca centrale. Entro la fine del 2020, la Bank of Japan possedeva il 45% del debito pubblico in essere.
I rischi dei paesi con alto debt to GDP ratio
In generale, maggiore è il rapporto debito/PIL di un paese, maggiori sono le possibilità che il paese possa diventare insolvente.
La World Bank ha pubblicato uno studio che mostra che i paesi che hanno mantenuto un rapporto debito/PIL superiore al 77% per periodi di tempo prolungati hanno subito rallentamenti economici.
Il COVID-19 ha aggravato una crisi del debito in incubazione dalla recessione globale del 2008. Un rapporto del Fondo monetario internazionale mostra che almeno 100 paesi dovranno ridurre le spese per la salute, l’istruzione e la protezione sociale.
Il debito sta colpendo i paesi poveri e a reddito medio più duramente dei paesi ricchi. I paesi più ricchi si sono indebitati per lanciare massicci pacchetti di stimolo fiscale mentre i paesi a reddito medio/basso non possono permettersi tali misure.
L’aumento dei tassi d’interesse
Secondo l’ultimo aggiornamento del Global Debt Database del FMI, il debito globale è aumentato di 28 punti percentuali al 256% del PIL nel 2020.
I prestiti dei governi hanno rappresentato circa la metà dell’aumento, portando il rapporto debito pubblico/PIL al 99%. Anche il debito privato delle società non finanziarie e delle famiglie ha raggiunto nuovi massimi. Il debito pubblico rappresenta ora quasi il 40% del debito globale totale, la quota più alta dalla metà degli anni ’60.
I funzionari del FMI avvertono che tassi di interesse più elevati diminuiranno l’impatto della spesa fiscale e potrebbero compromettere la sostenibilità del debito. Un significativo inasprimento delle condizioni finanziarie aumenterebbe la pressione sui governi, le famiglie e le imprese. Se il settore pubblico e quello privato sono costretti a ridurre contemporaneamente la leva finanziaria, le prospettive di crescita possono risentirne.