Come Investire nei BTP Futura: Guida Completa ai Titoli di Stato Italiani a Cedola Crescente
I BTP Futura sono una serie di Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) italiano, concepiti per rispondere alle esigenze di risparmiatori individuali e piccoli investitori. Questi titoli, lanciati per la prima volta durante la pandemia di COVID-19, mirano
Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 20
Per la prima volta nei suoi 128 anni di storia, il Dow Jones ha chiuso sopra i 40.000, una pietra miliare arrivata mentre il mercato rialzista va avanti. A seguito dei rapporti sull’inflazione che hanno riacceso le speranze sui tagli dei tassi della Federal Reserve,
Come l’Influenza della Psicologia Può Compromettere il Tuo Portafoglio di Investimenti
L’influenza della psicologia sugli investimenti è spesso citata come uno dei motivi principali per cui molti investitori non raggiungono i loro obiettivi finanziari. Una delle grandi verità nel mondo della finanza è che gli investitori comprano a prezzi alti e vendono a prezzi bassi. La
I “Magnifici Sette” del Mercato Azionario: le Lezioni del Passato
Nel contesto degli investimenti, ci sono gruppi selezionati di aziende, con prospettive apparentemente garantite, che ciclicamente attirano l’attenzione del mercato. Storicamente, abbiamo visto come queste “mode” di investimento abbiano suscitato grandi aspettative, seguite spesso da risultati meno brillanti di quelli previsti. Un esempio famoso è
Guida agli Investimenti in ETF per Investitori Italiani
Un Exchange Traded Fund (ETF) è un fondo d’investimento negoziato in borsa che replica l’andamento di un indice di riferimento, come l’S&P 500 o il FTSE MIB. A differenza dei fondi comuni di investimento tradizionali, gli ETF possono essere comprati e venduti come le azioni
Short Squeeze Scuote il Mercato del Rame: Analisi e Implicazioni per gli Investitori
Recentemente, il mercato del rame ha assistito a una notevole turbolenza, principalmente a causa di uno short squeeze che ha colpito il Comex di New York. Questo fenomeno ha causato notevoli dislocazioni nei prezzi a livello globale, influenzando trader e investitori. Nel seguente articolo, analizzeremo
Crisi del Debito: l’Italia rischia piu’ di tutti con l’aumento dei Tassi
Il debito pubblico italiano è tra i piu’ alti d’Europa e arriva al 145% del prodotto interno lordo. Questo è uno dei principali motivi, unito all’instabilità politica, ad aver fatto emergere l’Italia come il paese in Europa piu’ a rischio secondo un sondaggio del Financial Times: 9 economisti su 10 interpellati hanno dichiarato che il nostro Paese sia quello che potrebbe vedere la maggior vendita di titoli di Stato.
La Banca Centrale Europea, la BCE, ha cominciato ad inasprire le politiche monetarie alzando i tassi di interesse e portandoli, a Dicembre del 2022, a raggiungere il 2%. Questa manovra è una conseguenza alla lotta al rincaro prezzi, ovvero all’inflazione, che ho toccato le due cifre nei mesi passati. Prezzi al consumo che sono alti e insostenibili perchè erodono i salari reali e di conseguenza il potere di acquisto delle famiglie.
Ma un aumento dei tassi da parte della BCE significa un aumento dei rendimenti obbligazionari nei titoli di stato, sopratutto sulle brevi scadenze, piu’ influenzate dalle politiche monetarie della banca centrale. Se guardiamo l’interesse dei Titoli di Stati italiani a 10 anni, vediamo che nel 2022 sono passati da un 1,8% ad un 4,5% rendendo la vita difficile allo Stato che adesso si ritrova a dover pagare interessi piu’ alti.
Per far fronte a questo aumento di interessi e considerando che la BCE ridurrà gli acquisti di Btp italiani potrebbe significare che l’Italia sarà costretta ad emettere piu’ titoli di stato per finanziare il pagamento degli interessi maggiori, ma si dovrà vedere chi vorrà comprarli e a che rendimento da pesare sulla bilancia del rischio.
Il Governo guidato dal primo ministro Giorgia Meloni, sta compiendo uno sforzo per mantenere la responsabilità economica. Ha previsto che il deficit fiscale della nazione diminuisca dal 5,6% del PIL nel 2022 al 4,5% nel 2023 e al 3% l’anno successivo.
Il debito dello Stato italiano, tuttavia, è ancora tra i più alti d’Europa, poco sopra il 145% del PIL. Il Paese è particolarmente vulnerabile a una svendita nei mercati obbligazionari, secondo Marco Valli, capo economista della banca italiana UniCredit, a causa delle sue “maggiori esigenze di rifinanziamento del debito” e dello scenario politico “probabilmente problematico”.
Da quando la Banca centrale europea ha iniziato ad alzare i tassi di interesse la scorsa estate, i costi dei prestiti italiani sono saliti alle stelle. Lunedì scorso, il tasso dei titoli a 10 anni è salito oltre il 4,6%, quasi quadruplicando rispetto all’anno precedente e 2,1 punti percentuali in più rispetto al corrispondente rendimento dei titoli tedeschi.
Meloni ha espresso sgomento per la decisione della BCE di continuare ad alzare i tassi nonostante i pericoli per l’economia e la stabilità finanziaria. “Sarebbe bene se la BCE gestisse correttamente il suo messaggio… altrimenti rischia di provocare non panico ma volatilità del mercato che minano gli sforzi che i governi stanno facendo”, ha detto in una conferenza stampa la scorsa settimana.
Il nuovo governo italiano ha “dato agli investitori pochi motivi per essere preoccupati per il momento”, secondo Veronika Roharova, direttore dell’economia della zona euro presso la banca svizzera Credit Suisse. “Tuttavia, le preoccupazioni possono riapparire quando l’economia rallenta, i tassi di interesse aumentano di più e l’emissione [di debito] riprende”, ha osservato.
La BCE inizierà a ridurre il suo portafoglio obbligazionario da 5 trilioni di euro, attraverso il Quantitative Tightening, di 15 miliardi di euro al mese a partire da marzo, sostituendo solo parzialmente gli asset in scadenza, esercitando una maggiore pressione al rialzo sui prezzi dei prestiti italiani. Ludovic Subran, economista senior presso l’assicuratore tedesco Allianz, ha avvertito che la zona euro teme il ripetersi della crisi del mercato obbligazionario del blocco del 2012 “poiché le capacità fiscali sono diverse tra le nazioni senza il pesante sollevamento della BCE”.
Il “grande stock di debito, l’enorme deficit fiscale e la necessità di maggiori misure di assistenza energetica dell’Italia… rende i mercati piuttosto ansiosi”, secondo Silvia Ardagna, capo economista europeo presso la banca britannica Barclays.
In borsa l’indice italiano FTSE Mib ha compiuto un grande recupero facendo un +20% da metà Ottobre 2022 ad oggi.