I “Magnifici Sette” del Mercato Azionario: le Lezioni del Passato
Nel contesto degli investimenti, ci sono gruppi selezionati di aziende, con prospettive apparentemente garantite, che ciclicamente attirano l’attenzione del mercato. Storicamente, abbiamo visto come queste “mode” di investimento abbiano suscitato grandi aspettative, seguite spesso da risultati meno brillanti di quelli previsti. Un esempio famoso è
Guida agli Investimenti in ETF per Investitori Italiani
Un Exchange Traded Fund (ETF) è un fondo d’investimento negoziato in borsa che replica l’andamento di un indice di riferimento, come l’S&P 500 o il FTSE MIB. A differenza dei fondi comuni di investimento tradizionali, gli ETF possono essere comprati e venduti come le azioni
Short Squeeze Scuote il Mercato del Rame: Analisi e Implicazioni per gli Investitori
Recentemente, il mercato del rame ha assistito a una notevole turbolenza, principalmente a causa di uno short squeeze che ha colpito il Comex di New York. Questo fenomeno ha causato notevoli dislocazioni nei prezzi a livello globale, influenzando trader e investitori. Nel seguente articolo, analizzeremo
Il Ritorno delle Meme Stock: GameStop e AMC Infiammano Ancora Wall Street
Il recente aumento di interesse verso le azioni di GameStop Corp. e AMC Entertainment Holdings Inc. segna il ritorno alla frenesia dei retail trader che ha scosso i mercati durante la pandemia. La mania delle meme stock ha visto un’improvvisa rinascita grazie a movimenti di
Come l’Aumento dei Dividendi e i Riacquisti Stanno Rivoluzionando Le Azioni Giapponesi
Il mercato azionario giapponese sta attraversando una fase di profonda trasformazione, guidata da significative modifiche nelle politiche di remunerazione degli azionisti adottate dalle aziende locali. L’aumento dei dividendi e i riacquisti (buyback) stanno creando nuove opportunità sulle azioni giapponesi per gli investitori che sanno interpretare
Guida per Investire nei BTP Green 2037: Caratteristiche e Vantaggi dei Titoli di Stato Italiani Sostenibili
Una delle tendenze finanziarie più significative degli ultimi anni è stata l’integrazione della sostenibilità nelle strategie di investimento. L’Italia, in particolare, si è distinta attraverso l’emissione dei BTP Green, titoli di Stato che non solo offrono una forma di investimento sicura ma promuovono anche progetti
Gli Indicatori di Analisi Tecnica – Lezione 2: Il Relative Strength Index
Il Relative Strenght Index (RSI) è un indicatore sviluppato da J. Welles Wilder utilizzato nell’analisi tecnica che misura l’entità delle recenti variazioni di prezzo per valutare le condizioni di ipercomprato o ipervenduto nel prezzo di un asset. E’ usato per valutare lo slancio del prezzo di un sottostante. L’idea alla base dell’RSI è misurare la velocità con cui i trader stanno spingendo il prezzo. Viene visualizzato come un oscillatore, ovvero un grafico a linee che si sposta tra due estremi e può avere una lettura da 0 a 100.
I livelli di ipercomprato e di ipervenduto
La maggior parte dei trader considera valori pari o superiori a 70 come un’indicazione che il sottostante sta diventando “ipercomprato” e potrebbe essere pronto per un’inversione di tendenza o una correzione. Una lettura del RSI pari a 30 è interpretata come una condizione di “ipervenduto”. Alcuni trader utilizzano valori sopra gli 80 e sotto i 20.
Come si muove il Relative Strenght Index?
L’RSI aumenterà all’aumentare del numero e dell’entità delle chiusure positive e diminuirà all’aumentare del numero e dell’entità delle perdite. Come si può notare nel grafico seguente, l’indicatore RSI può rimanere nella regione di ipercomprato per lunghi periodi mentre il titolo è in una tendenza al rialzo.
L’indicatore può anche rimanere in territorio di ipervenduto per molto tempo quando il titolo è in una tendenza al ribasso.
I range del Relative Strenght Index
Durante un trend rialzista, l’RSI tende a rimanere al di sopra di 30 e dovrebbe raggiungere spesso il valore 70. Durante un trend ribassista, è raro vedere l’RSI superare 70 e l’indicatore raggiunge spesso il valore 30. Queste linee guida possono aiutare a determinare la forza del trend e individuare potenziali inversioni.
Ad esempio, se l’RSI non riesce a raggiungere 70 su una serie di oscillazioni di prezzo consecutive durante un trend rialzista, ma poi scende al di sotto di 30, il trend si è indebolito e potrebbe invertire. È vero il contrario per una tendenza al ribasso. Se la tendenza al ribasso non è in grado di raggiungere 30 e poi si riprende sopra 70, la tendenza al ribasso si è indebolita e potrebbe invertire al rialzo.
La divergenza del Relative Strenght Index
Una divergenza rialzista si verifica quando l’RSI crea una lettura di ipervenduto seguita da un minimo più alto mentre il prezzo fa un minimo più basso rispetto al precedente. Ciò indica spesso un aumento dello slancio rialzista.
Una divergenza ribassista si verifica quando l’RSI crea una lettura di ipercomprato seguita da un massimo più basso mentre il prezzo crea un massimo più alto rispetto al precedente.
I limiti del Relative Strenght Index
Come la maggior parte degli indicatori tecnici, i suoi segnali sono più affidabili quando si conformano alla tendenza di lungo termine. I veri segnali di inversione sono rari e possono essere difficili da separare dai falsi allarmi. Anche il fatto che l’indicatore possa rimanere in ipercomprato o ipervenduto per un po’ di tempo rappresenta un limite.