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Le azioni cinesi sono pronte a entrare in un mercato ribassista dopo che un indice chiave ha flirtato con la pietra miliare. L’indice Hang Seng China Enterprises è sceso fino al 2,5% mercoledì, portando le sue perdite dal picco del 27 gennaio a oltre il

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Il presidente Joe Biden e il presidente della Camera Kevin McCarthy hanno raggiunto un compromesso su diverse controversie. Adesso l’accordo sul tetto del debito deve essere approvato dai legislatori di entrambe le parti. La Casa Bianca e i leader del Congresso hanno avviato campagne di

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Pepe The Frog (PEPE): il nuovo token meme protagonista dell’ultima mania nel mondo crypto
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Caro carburante: la crisi del Diesel
I benchmark petroliferi Brent e West Texas Intermediate tendono ad attirare l’attenzione dei mercati finanziari. Tuttavia, i consumatori non acquistano greggio ma bensì prodotti petroliferi raffinati come il diesel e la benzina. In questo post ci soffermeremo sul perché del caro carburante, esaminando le dinamiche globali che potrebbero portare a una crisi del diesel.
Al momento il diesel è scarso e questo è un grosso problema. Il diesel è un prodotto importantissimo per l’economia globale. Mantiene in funzione camion e furgoni, escavatori e macchinari pesanti, treni merci e navi. I prezzi del diesel all’ingrosso e al dettaglio sono arrivati ai massimi storici, superando il picco stabilito nel 2008.
Negli Stati Uniti, per la prima volta in assoluto, i prezzi medi al dettaglio sono saliti al di sopra di $ 5 per gallone. Nel Regno Unito sono pari a più di $ 8,5 per gallone.
Cosa comporta il caro carburante?
L’impennata dei prezzi dei carburanti è importante a causa della loro ubiquità nella vita moderna. Il rialzo dei prezzi colpirà tutti, aumentando le pressioni inflazionistiche che stanno già raggiungendo i massimi da diversi decenni. Più del costo del petrolio, l’aumento vertiginoso dei prezzi del diesel dovrebbe essere la principale preoccupazione delle banche centrali.
Il caro carburante: la crisi del diesel
La crisi della fornitura di diesel è antecedente all’invasione dell’Ucraina. Il consumo globale di diesel è salito a un nuovo massimo storico nel quarto trimestre del 2021.
Le raffinerie europee stanno lottando per far fronte alla crescente domanda. Tuttavia il costo del gas rappresenta un ostacolo alla produzione. Le raffinerie infatti utilizzano il gas per produrre idrogeno, che poi utilizzano per rimuovere lo zolfo dal diesel.
Anche il greggio a basso contenuto di zolfo scarseggia. I paesi dell’OPEC+ che pompano quel tipo di petrolio non sono in grado di aumentare la produzione.
Già prima della guerra, le scorte di diesel erano scese a livelli pericolosamente bassi, in particolare negli Stati Uniti e nell’hub petrolifero europeo di Anversa, Rotterdam e Amsterdam (ARA). Nella regione europea le scorte sono al minimo stagionale di 14 anni fa.
Il diesel in Europa
L’Europa è la regione con il più grande deficit di diesel al mondo, e fa molto affidamento sulla fornitura russa. Dei quasi 1,4 milioni di barili al giorno di diesel importati dall’Europa nel 2019, circa la metà, ovvero 685.000 barili, proveniva dall’ex Unione Sovietica. L’Europa è anche un fulcro globale dei prezzi del diesel, quindi qualunque cosa accada in Europa si riverbera in tutto il mondo.
La perdita di rifornimenti russi è particolarmente grave per la Germania settentrionale, che riceve carichi russi via mare. A seguito della crisi, i prezzi di riferimento del diesel europeo all’ingrosso hanno raggiunto un nuovo massimo la scorsa settimana.
In Italia il diesel supera la benzina
Oggi in Italia il diesel costa più della benzina. Questo fenomeno non si era mai registrato prima d’ora nel nostro paese visto che le accise gravano maggiormente sulla benzina. Sul territorio italiano, in alcuni periodi, lo spread tra la benzina e il diesel è arrivato a decine di centesimi.
Cosa potrebbe succedere?
Se non cambia nulla, entro l’inizio di aprile, alcuni paesi europei potrebbero dover limitare le vendite di diesel per conservare le forniture.
La Cina, uno dei principali esportatori di diesel che potrebbe venire in soccorso, sta invece tagliando le sue vendite all’estero per salvaguardare la domanda domestica. Anche l’Arabia Saudita, uno dei principali fornitori di diesel in Europa, sta comprando invece di vendere.
L’Europa e gli Stati Uniti possono continuare ad usare le loro riserve strategiche di petrolio, gasolio e olio da riscaldamento, immettendole nel mercato per alleviare le carenze.