Modulo 4: Il ruolo della moneta e i regimi monetari – Lezione 2: La stagflazione
Contenuti della lezione
La stagflazione è uno scenario economico in cui la crescita economica è stagnante, la disoccupazione è relativamente alta e l’inflazione è un aumento.
Come nasce la stagflazione?
La stagflazione è stata a lungo ritenuta impossibile perché le teorie economiche che dominavano negli anni ‘70 la escludevano dai modelli. In particolare, la teoria economica della curva di Phillips, sviluppata nel contesto dell’economia keynesiana, descriveva la politica macroeconomica come un compromesso tra disoccupazione e inflazione.
Gli economisti keynesiani del tempo sostenevano che la maggior parte delle politiche progettate per ridurre l’inflazione tendono a diminuire l’occupazione.
L’avvento della stagflazione a metà del XX secolo ha dimostrato che un livello alto di disoccupazione, una crescita economica lenta o negativa e un’inflazione elevata possono esistere contemporaneamente.
Le cause
Gli economisti hanno formulato diverse teorie per spiegare il fenomeno della stagflazione. Una di queste afferma che la stagflazione è causata dall’aumento del prezzo del petrolio che agisce riducendo la capacità produttiva di un’economia.
Nell’ottobre 1973, l’OPEC ha emesso un embargo contro i paesi occidentali. Ciò ha causato un drammatico aumento del prezzo del petrolio, aumentando i costi delle merci e la disoccupazione. Poiché i costi di trasporto sono aumentati, la produzione di prodotti e il loro arrivo sugli scaffali sono diventati più costosi e i prezzi sono aumentati anche quando le persone sono state licenziate.
Un’altra teoria è che la stagflazione sia il risultato di una politica economica scadente come ad esempio la severa regolamentazione dei mercati delle merci e del lavoro. Altre teorie indicano fattori monetari. Nixon rimosse il Gold Standard ponendo fine alla maggior parte dei vincoli all’espansione monetaria.
Come si combatte la stagflazione?
Una crescita economica lenta porterebbe probabilmente a un aumento della disoccupazione, ma non dovrebbe comportare un aumento dei prezzi. Questo è il motivo per cui questo fenomeno è considerato negativo: un aumento del livello di disoccupazione si traduce in una diminuzione del potere di spesa dei consumatori. Se l’inflazione è alta, il potere d’acquisto dei consumatori diminuisce.
Non esiste una cura definitiva per la stagflazione. Gli economisti sostengono che la produttività debba essere aumentata al punto da portare a una crescita più elevata senza un ulteriore aumento dei prezzi. Ciò consentirebbe quindi l’inasprimento della politica monetaria per frenare la componente inflazionistica. In poche parole, la chiave per prevenire la stagflazione è essere estremamente proattivi. Un periodo protratto di stagflazione è addirittura peggiore di una recessione.
Come performano gli asset durante la stagflazione?
In ordine di esposizione, l’asset allocation in questi regimi dovrebbe comprendere azionario, fixed income, valutario e materie prime. Le valute dei mercati consolidati sono neutrali rialziste mentre il dollaro tende ad essere neutrale/ribassista. L’oro è un chiaro vincitore in questi periodi.
Le materie prime sono forti. I settori del mercato azionario che performano bene in regimi di stagflazione sono le utilities, l’energy, le consumer staples e l’healthcare. I settori peggiori sono i communication services, l’industrials e le consumer discretionary.
Per quanto riguarda i fattori, le performance migliori provengono dalle azioni low volatility, le dividend stock e le quality e le value stock.