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Narvinder Singh Sarao : L’Uomo che ha fatto CRASHARE i Mercati
Narvinder Singh Sarao, è stato arrestato nel 2015 con l’accusa di frode, manipolazione del mercato e di aver incentivato il “Flash Crash” del 2010, per un totale complessivo di 22 capi di imputazione e una pena massima di 380 anni di carcere. Nel periodo tra il 2010 e il 2015, si stima che abbia guadagnato circa 40 milioni di dollari facendo trading direttamente dalla sua camera da letto.
Storia di Sarao
Narvinder, un ragazzo come tanti della periferia di Londra, aveva una passione per i videogiochi e una notevole abilità nel pensiero rapido e nella matematica. Un giorno si imbatté in un annuncio su un giornale pubblicato dalla società di trading FUTEX, che cercava un trader futures con notevole abilità nel gestire la pressione. Decise così di mettersi in gioco. Grazie alla sua capacità di concentrazione, riuscì ben presto a capire le dinamiche dei mercati. Negoziava posizioni di enormi dimensioni, assumendo un notevole rischio, soprattutto sugli E-Mini Futures, che seguivano l’andamento dell’indice S&P 500.
Nel giro di poco tempo diventò una specie di divinità per i suoi colleghi, poiché con una posta in gioco così alta riusciva a rimanere freddo e a non scomporsi.
La Decisione di Operare da Casa
Nel 2008 però decise di lasciare la FUTEX, con in tasca circa 2 milioni di dollari e di operare direttamente da casa sua. Durante la crisi finanziaria riuscì a guadagnare circa 15 milioni di dollari, cavalcando la ripresa del mercato azionario statunitense. A Differenza di molti, non era interessato a sperperare i suoi guadagni e preferiva rimanere nell’anonimato. Pensate che l’acquisto più grande del trader fu una Golf di seconda mano. Nonostante il suo successo, non era soddisfatto. L’ingresso degli algoritmi di High-Frequency Trading (HFT) sul mercato lo frustrava profondamente.
Questi algoritmi eseguivano transazioni ad altissima velocità, ottenendo piccoli profitti grazie alla loro velocità di esecuzione. Sentendo la necessità di contrastare queste aziende HFT, Nav decise di pagare un programmatore per costruire il suo robot di trading che si muovesse alla stessa velocità, sostanzialmente per manipolare il mercato.
La strategia di Sarao
L’algoritmo del trader era basato su una pratica nota come spoofing. Era progettato per spostare questi ordini di vendita vicino al prezzo di mercato, e successivamente cancellarli senza eseguirli. Sfruttando questa strategia, riusciva a influenzare il prezzo a proprio vantaggio. Quando i prezzi cominciavano a scendere a causa della pressione ribassista generata dai suoi ordini falsi, Sarao approfittava della situazione vendendo i futures e poi comprarli nuovamente a un prezzo più basso, ottenendo così un profitto dalla differenza di prezzo.
Il Flash Crash del 2010
Tutto ebbe inizio il 6 maggio 2010. L’economia globale si stava ancora riprendendo da dalla crisi finanziaria del 2008. Durante la mattinata del 6 maggio, si avvertiva un clima di turbolenza soprattutto nei mercati europei. La situazione finanziaria dell’Europa era particolarmente difficile a causa della persistente crisi in Grecia che rischiava il default. Queste forti preoccupazioni di riflesso contagiavano anche i mercati americani.
Alle 13:00 del 6 maggio, ora statunitense, l’Euro iniziò un notevole ribasso nei confronti di Dollaro e dello Yen. Questo improvviso impulso negativo del mercato ebbe immediate ripercussioni, causando un aumento della volatilità di alcuni titoli. Inoltre, il Liquidity Replenishment Points (che fornisce informazioni sulla volatilità, calcolata sui titoli negoziati sul New York Stock Exchange ), registrò un aumento significativo rispetto ai livelli medi. Il VIX durante la mattinata salì del 30%.
Fu proprio in quel momento che Narvinder iniziò ad usare i suoi algoritmi per piazzare ordini di vendita in un mercato già in calo. Nel pomeriggio arrivò a piazzare ordini per 200 milioni di dollari, riscuotendo enormi guadagni. Pensate che alle 14:00 ora di New York, quando il trader spense il computer, aveva guadagnato 950.000 dollari in 4 ore. Ma Quello che succede dopo è sconvolgente.
Il crollo dei mercati
Il prezzo del Futures E-Mini S&P 500 perse oltre il 5% tra le 14:42 e le 14:46, il Dow Jones Industrial Average (DJIA) registra una perdita di 998 punti, col più grande calo in una singola sessione dall’istituzione dell’indice. Numerose aziende subirono variazioni superiori al 10%, ad esempio un’azienda blue chip come Procter & Gamble è arrivata a perdere il 37 % del suo valore, da 61$ ad azione a 38$.
Venti minuti dopo i mercati si ripresero e iniziarono la risalita verso l’alto, formando quella che viene definita un recupero a V nel grafico.
L’evento del Flash Crash spinse le autorità statunitensi a intraprendere un’indagine approfondita per comprendere le cause e gli attori coinvolti nella drammatica caduta dei mercati. Inizialmente le autorità avevano pensato a un errore tecnico o umano.
La scoperta del coinvolgimento di Sarao
Nei verbali delle indagini, non era emerso alcun collegamento tra Navinder Sarao e la manipolazione del mercato.
Non furono infatti le autorità a scoprire che c’era Narvinder dietro a tutto questo, ma un altro trader che stava facendo dei test sul suo algoritmo. Questo si accorse che durante la giornata dal Flash Crash c’erano ordini che venivano piazzati e poi successivamente cancellati, tutto questo avveniva in pochi secondi.
La Collaborazione di Sarao con le Autorità
Nel 2020 è stato condannato dal tribunale di Chicago a un anno di domiciliari, sempre nella stessa casa dove tutto è iniziato, con l’obbligo però di non poter più operare sui mercati finanziari.
Durante la lunga battaglia legale durata 5 anni, infatti il trader ha aiutato gli enti regolamentatori SEC e CFTC a far luce sulle manipolazioni di mercati effettuate da grandi colossi finanziari. Esempi recenti di manipolazione comprendono JPMorgan, coinvolto nella manipolazione del mercato dell’oro, o lo “spoofing” da parte di due trader di Deutsche Bank che poi sono stati condannati.
Durante le indagini, è emerso un quadro più complesso sulla personalità di Sarao, rispetto a quella che era la sua immagine iniziale, ossia quella di un criminale finanziario oscuro, guidato da chissà quali scopi.
Si è scoperto infatti che il trader aveva affrontato il tutto come se fosse un gioco, senza rendersi pienamente conto delle implicazioni e delle conseguenze delle sue azioni, il tutto poi confermato quando gli viene diagnosticata la sindrome di Asperger (la stessa di Burry).
Dopo la sua condanna è diventato una sorta di eroe popolare per coloro che si trovano ai margini dell’ecosistema finanziario, il trader solitario che sfida, affronta e batte i grandi colossi finanziari. Purtroppo però, a causa di una gestione scorretta e dell’essere stato sopraffatto da investitori che lo hanno fatto finire in uno schema Ponzi, tutti quei fondi sono andati completamente persi.
Cosa ci insegna la vicenda di Sarao
In primis che sui mercati le forze in gioco sono molteplici e spesso di natura non umana ma tecnica.
Dobbiamo riconoscere che come individui siamo spesso considerati “pesci piccoli” in un mondo finanziario dominato da “squali” con enormi capacità logistiche e di capitali. Il lavoro di un trader è incredibilmente complesso poiché richiede di competere costantemente con le menti più brillanti e talentuose a livello globale. Inoltre ci permette di capire come il sistema degli HFT sta sempre più prendendo piede all’interno dei mercati finanziari. Oggi si stima infatti che più del 70% delle contrattazioni vengono eseguite da algoritmi.
Come trader e investitori retail, possiamo proteggerci da questi eventi adottando un processo ben strutturato, con un solido money management, che ci permette di mantenere la giusta esposizione, utilizzando lo stop loss in modo da limitare le perdite, in caso di movimenti improvvisi.