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Che cos’è uno short squeeze?
Uno short squeeze si verifica perché i venditori allo scoperto iniziano a temere che le loro scommesse al ribasso possano rivelarsi sbagliate. Essi corrono rischi illimitati se il prezzo di un’azione aumenta ed è probabile che ad un certo punto inizieranno a ricevere richieste di margine dai loro broker.
Il modo più semplice per i venditori allo scoperto di ridurre le perdite è semplicemente chiudere il proprio trade. Ciò significa che devono riacquistare le azioni per coprire quelle prese in prestito e vendute. A volte non ci sono abbastanza azioni per tutti i venditori allo scoperto che vogliono riacquistare le azioni.
La domanda aumenta e la pressione di acquisto causa l’impennata del prezzo dell’azione. Si crea una sorta di effetto valanga: i venditori allo scoperto acquistano il titolo e ne aumentano il prezzo, costringendo così gli altri venditori allo scoperto a fare la stessa cosa per limitare le proprie perdite.
L’obiettivo di trovare gli short squeeze prima che avvengano
Quando si vuole fare trading in un potenziale short squeeze, l’obiettivo è quello di anticipare il rialzo dei prezzi. E’ necessario quindi trovare gli short squeeze prima che la maggior parte dei venditori allo scoperto sia stata in grado di coprire le proprie posizioni.
Il primo step per trovare gli short squeeze
Il primo passo per identificare potenziali short squeeze sta nel ricercare titoli liquidi che hanno uno short interest elevato. Il numero di azioni shortate può essere misurato direttamente, ma è anche utile considerarlo come una frazione del volume medio di scambio giornaliero. Ad esempio, se un’azione ha 100.000 azioni allo scoperto, ma solo una media di 20.000 azioni scambiate al giorno, i venditori allo scoperto impiegherebbero teoricamente cinque giorni per coprire tutte le posizioni corte.
Maggiore è il rapporto tra azioni short e azioni tipicamente negoziate, maggiore sarà la domanda di azioni tra i venditori allo scoperto una volta che il prezzo inizierà a salire. In genere, si cercano titoli in cui il numero di azioni short è almeno cinque volte il volume medio giornaliero. Idealmente, il numero di azioni short dovrebbe costituire una frazione significativa di tutte le azioni disponibili (il 10% o più).
Un altro parametro da valutare per trovare gli short squeeze
Un altra cosa da controllare è se il numero di azioni allo scoperto è in aumento o in diminuzione. Se gli short vengono coperti prima che si sviluppi lo squeeze, la situazione può disinnescare se stessa senza un improvviso aumento del prezzo. Se il numero di posizioni short continua ad aumentare è un buon segno.
Il catalizzatore rialzista
Uno short squeeze richiede in genere un catalizzatore di qualche tipo. Fino a che il titolo continua a tendere al ribasso, è possibile che i venditori allo scoperto avessero ragione sulla traiettoria del prezzo e che non si svilupperà alcuna compressione.
Il catalizzatore rialzista può provenire da notizie o da un rapporto sugli utili, ma può anche essere prefigurato da indicatori tecnici. Indicatori di momentum come RSI, MACD e stocastici possono tornare utili nel tentativo di trovare gli short squeeze in anticipo.
Riassumendo
In sostanza, sono tre le condizioni che devono essere soddisfatte:
- il numero di azioni short deve essere maggiore di cinque volte il volume medio giornaliero;
- le azioni short come percentuale del flottante dovrebbero essere maggiori del 10%;
- il numero di azioni short dovrebbe aumentare.
Basta quindi usare qualsiasi stock screener e selezionare i parametri. Ciò non garantisce che si stia verificando uno short squeeze sui titoli che vengono fuori dalla ricerca. L’obiettivo è costruire una watchlist di azioni in modo da poterle avere nei nostri radar nel caso in cui inizino a muoversi.
Quando insegui uno short squeeze, assicurati di non acquistare alla fine della compressione. I prezzi potrebbero diminuire bruscamente nel momento in cui la domanda crolla. E’ importante regolare l’esposizione in quanto queste strategie sono molto speculative e rischiose.