Azioni Anti Recessione: Dove Investire Quando la Borsa Crolla

Quando le parole “crescita zero”, “stagflazione” e “recessione” tornano a dominare i titoli di giornale, il panico si fa sentire anche sui mercati. E ogni investitore, dal principiante al veterano, si chiede la stessa cosa: come posso proteggere il mio capitale? La risposta non è

Scopri

Guerra Commerciale USA-Cina 2025: Cosa Rischiamo Davvero?

È ufficiale: la guerra commerciale tra USA e Cina è riesplosa nel 2025 e questa volta fa ancora più rumore. Dazi al 145%, minacce incrociate, esportazioni bloccate, aziende nel panico. Non è un film distopico, ma la cronaca economica di aprile 2025. Il presidente americano

Scopri

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 11

cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea Settimana 11

Solo qualche settimana fa, i mercati sembravano inarrestabili. L’S&P 500 macinava record su record, Bitcoin volava sopra i 100.000 dollari e un terzo dell’indice era monopolizzato dai soliti sette colossi tech. Ma per gli scettici, era solo questione di tempo prima che tutto crollasse. E quel momento è arrivato.

Un’ondata di vendite ha travolto Wall Street, con l’S&P 500 che ha perso il 10% in appena 16 sessioni e oltre 5.000 miliardi di dollari di valore di mercato evaporati. Gli indici sono scesi di un altro 2% questa settimana, nonostante il tentativo di rimbalzo di venerdì. Ora gli investitori si chiedono quanto durerà questa fase di “aggiustamento”, mentre la volatilità regna sovrana e i movimenti giornalieri di azioni e obbligazioni raggiungono livelli che non si vedevano dai tempi della lotta della Federal Reserve contro l’inflazione.

volatilità mercati 2025

Ma mentre molti fanno i conti con questo mercato impazzito, c’è chi sta vincendo. Gli investitori che hanno puntato su azioni sottovalutate e titoli internazionali, dal Giappone all’Europa, stanno raccogliendo i frutti della loro strategia. Dopo anni di rally incontrollato delle big tech americane, la recente disfatta azionaria ha aperto il campo di battaglia per chi aveva sempre guardato con scetticismo alla concentrazione estrema del mercato USA.

Dietro questo terremoto c’è un unico grande protagonista: Donald Trump. Il suo ritorno alla Casa Bianca ha avuto un impatto storico sui mercati. Le minacce di nuovi dazi e i massicci licenziamenti governativi hanno destabilizzato gli investitori, portando a un inizio di amministrazione peggiore di qualsiasi altro dai tempi del crollo finanziario del 2008. Il dollaro, che fino a poco fa sembrava intoccabile, sta vivendo la sua peggior performance post-inaugurazione dal secondo mandato di Richard Nixon nel 1973. Nel frattempo, l’euro e lo yen si sono rafforzati, trainati dall’aumento della spesa per la difesa in Europa e dalla politica monetaria più restrittiva della Bank of Japan.

Con questo clima di incertezza, gli investitori stanno cercando riparo nei classici beni rifugio. L’oro ha guadagnato il 10% dall’inizio della presidenza Trump, il miglior avvio di ciclo presidenziale dai tempi di Jimmy Carter nel 1977. Anche i Treasury hanno beneficiato di questo spostamento verso asset più sicuri, con un rialzo del 2,5% che non si vedeva dal primo anno di Bill Clinton nel 1993.

Ora, tutti attendono il cosiddetto “Trump put”, un possibile intervento della Casa Bianca per frenare le perdite o calmare la volatilità. Ma per il momento, il sentiment resta fragile. La fiducia nel dominio delle big tech è messa alla prova, mentre gli investitori che hanno puntato sulle azioni internazionali stanno finalmente vedendo la loro pazienza premiata. La domanda è: siamo solo all’inizio di qualcosa di più grande?

L’S&P 500 scivola in correzione

Dopo una lunga corsa al rialzo, giovedì l’S&P 500 è scivolato in correzione, con un calo del 10,1% dal suo massimo storico.

Era da 343 sessioni di trading che il mercato non registrava un calo del 10% o più, quasi il doppio rispetto alla media storica di 173 giorni. Secondo le statistiche, dal 1928 a oggi il mercato ha corretto in media 1,1 volte l’anno, mentre cali più pesanti del 15% avvengono circa ogni due anni. I veri bear market, invece, si manifestano ogni tre anni. Nulla di strano quindi, ma quando la discesa arriva, fa sempre male.

Rispetto all’ultima correzione, quella attuale è stata molto più rapida. Nell’estate del 2023, l’S&P 500 aveva perso il 10,3% in un periodo di tre mesi, tra luglio e ottobre, sotto la pressione della Federal Reserve, decisa a mantenere i tassi alti per tenere a bada l’inflazione. Ma quel calo si era rivelato una parentesi breve.

Dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, una correzione media dell’S&P 500 ha impiegato circa cinque mesi per toccare il fondo e quattro mesi per recuperare. Il ribasso medio si aggira intorno al 14%. Ma questa volta il calo è stato fulmineo: appena tre settimane fa, il 19 febbraio, l’indice era ai massimi storici.

Poi è arrivato Trump con una raffica di minacce, nuove tariffe e annunci a sorpresa. Alcuni economisti temono che l’effetto sarà un aumento dei prezzi al consumo e un rallentamento della crescita economica. Così gli investitori hanno iniziato a vendere a raffica, facendo precipitare l’S&P 500 in correzione a una velocità che non si vedeva da tempo.

Ora la domanda è una sola: quanto durerà questa discesa? La storia dice che potrebbe essere solo una scossa temporanea, ma l’incertezza sulle politiche economiche americane potrebbe allungare il periodo di turbolenza.

Inflazione in frenata, ma per quanto?

L’inflazione negli Stati Uniti ha rallentato a febbraio, regalando un attimo di respiro ai consumatori americani. Dopo l’impennata di gennaio, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito solo dello 0,2%, segnando il ritmo più lento degli ultimi quattro mesi. Anche la cosiddetta inflazione core, che esclude cibo ed energia, è aumentata dello 0,2%.

Il calo dei prezzi delle auto e della benzina ha dato una spinta alla frenata dell’inflazione, ma gli economisti avvertono che potrebbe essere solo una tregua momentanea. Con la guerra commerciale che si intensifica e nuovi dazi all’orizzonte, i costi di beni essenziali come cibo e abbigliamento potrebbero impennarsi nei prossimi mesi.

La voce più pesante nell’aumento del CPI è stata l’abitazione, che ha contribuito a quasi metà dell’incremento complessivo, pur mostrando un rallentamento rispetto a gennaio. Anche i prezzi dei biglietti aerei sono scesi del 4%, il calo più marcato da giugno, mentre il settore auto e la benzina hanno registrato una contrazione. I prezzi dei generi alimentari sono rimasti sostanzialmente invariati, con un leggero calo se si escludono le uova, mentre assicurazioni auto e sanitarie hanno continuato a salire, ma a un ritmo più moderato.

Donald Trump, nel suo discorso al Congresso della scorsa settimana, ha minimizzato gli effetti inflazionistici dei dazi, definendoli “un piccolo disturbo” che il Paese può gestire. Ma il mercato non sembra convinto: l’incertezza sulla politica commerciale e la possibilità di ritorsioni da parte di altri Paesi hanno scatenato il panico in borsa e riacceso i timori di recessione. Secondo l’Università del Michigan, i consumatori si aspettano il tasso di inflazione più alto dal 1995, mentre un sondaggio della Fed di New York mostra un outlook più stabile.

La Federal Reserve, intanto, resta alla finestra, aspettando di vedere come si muoverà l’economia prima di prendere decisioni sui tassi. Anche se per ora l’ipotesi di un taglio non è imminente, cresce la speculazione sul fatto che i policymaker possano essere costretti ad allentare la politica monetaria prima del previsto.


ARTICOLI CORRELATI:

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 10

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 9

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 8

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 7

MARCO CASARIO

Gli italiani sono tra i popoli più ignoranti in ambito finanziario.

Non per scelta ma perché nessuno lo ha mai insegnato. Il mio scopo è quello di educare ed informare le persone in ambito economico e finanziario. Perché se non ti preoccupi dell'economia e della finanza, loro si occuperanno di te.

Corsi Gratuiti

Diventare un Trader e un Investitore

© Copyright 2022 - The 10Min Trader BV - KVK: 72735481 - VAT ID: NL854377591B01

Il contenuto di questo sito è solo a scopo informativo, non devi interpretare tali informazioni o altro materiale come consigli legali, fiscali, di investimento, finanziari o di altro tipo. Nulla di quanto contenuto nel nostro sito costituisce una sollecitazione, una raccomandazione, un'approvazione o un'offerta da parte di The 10Min Trader BV  per acquistare o vendere titoli o altri strumenti finanziari in questa o in qualsiasi altra giurisdizione in cui tale sollecitazione o offerta sarebbe illegale ai sensi delle leggi sui titoli di tale giurisdizione.

Tutti i contenuti di questo sito sono informazioni di natura generale e non riguardano le circostanze di un particolare individuo o entità. Nulla di quanto contenuto nel sito costituisce una consulenza professionale e/o finanziaria, né alcuna informazione sul sito costituisce una dichiarazione esaustiva o completa delle questioni discusse o della legge ad esse relativa. The 10Min Trader BV non è un fiduciario in virtù dell'uso o dell'accesso al Sito o al Contenuto da parte di qualsiasi persona. Solo tu ti assumi la responsabilità di valutare i meriti e i rischi associati all'uso di qualsiasi informazione o altro Contenuto del Sito prima di prendere qualsiasi decisione basata su tali informazioni o altri Contenuti. In cambio dell'utilizzo del Sito, accetti di non ritenere The 10Min Trader BV, i suoi affiliati o qualsiasi terzo fornitore di servizi responsabile di eventuali richieste di risarcimento danni derivanti da qualsiasi decisione presa sulla base di informazioni o altri Contenuti messi a tua disposizione attraverso il Sito.

RISCHI DI INVESTIMENTO

Ci sono rischi associati all'investimento in titoli. Investire in azioni, obbligazioni, exchange traded funds, fondi comuni e fondi del mercato monetario comporta il rischio di perdita.  La perdita del capitale è possibile. Alcuni investimenti ad alto rischio possono utilizzare la leva finanziaria, che accentuerà i guadagni e le perdite. Gli investimenti esteri comportano rischi speciali, tra cui una maggiore volatilità e rischi politici, economici e valutari e differenze nei metodi contabili.  La performance passata di un titolo o di un'azienda non è una garanzia o una previsione della performance futura dell'investimento.La totalità dei contenuti presenti nel sito internet è tutelata dal diritto d’autore. Senza previo consenso scritto da parte nostra non è pertanto consentito riprodurre (anche parzialmente), trasmettere (né per via elettronica né in altro modo), modificare, stabilire link o utilizzare il sito internet per qualsivoglia finalità pubblica o commerciale.Qualsiasi controversia riguardante l’utilizzo del sito internet è soggetta al diritto svizzero, che disciplina in maniera esclusiva l’interpretazione, l’applicazione e gli effetti di tutte le condizioni sopra elencate. Il foro di Bellinzona è esclusivamente competente in merito a qualsiasi disputa o contestazione che dovesse sorgere in merito al presente sito internet e al suo utilizzo.
Accedendo e continuando nella lettura dei contenuti di questo sito Web dichiari di aver letto, compreso e accettato le sopracitate informazioni legali.

Cookie Policy