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Anche se non molto conosciuta, la crisi del 1772-73 è stata senza dubbio la prima crisi finanziaria globale “moderna” in termini di percorsi di contagio finanziario e di ruolo che vi hanno giocato il credito del settore privato e i prodotti finanziari. Nonostante sia avvenuta

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L’impatto del ciclo di inasprimento della Fed sulle banche
Le turbolenze di quest’anno hanno evidenziato l’importanza di comprendere la distribuzione e la composizione dei finanziamenti bancari. Il ciclo di inasprimento della politica monetaria della Fed ha influenzato molto la struttura del finanziamento delle banche. In particolare, il sistema bancario ha registrato un notevole calo

Quanto è difficile misurare l’inflazione?
Con i prezzi in rapido aumento dopo la pandemia di Covid, raramente i dati sull’inflazione sono stati così presenti nel dibattito pubblico come negli ultimi anni. Le stime dell’inflazione per un dato mese possono cambiare sostanzialmente man mano che vengono rilasciati i dati successivi. Ad

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Nonostante per mesi sia stato detto che la Fed voleva mantenere i tassi “più alti più a lungo” e che una “pausa” non avrebbe rappresentato l’inizio di un ciclo di tagli dei tassi, i mercati lo hanno ignorato fino alla scorsa settimana. I rendimenti reali,
I ritorni degli asset in stagflazione
La stagflazione è un termine che deriva dall’unione tra la stagnazione e l’inflazione. Quando l’economia è stagnante, il prodotto interno lordo sta rallentando. Il risultato è l’aumento della disoccupazione. Le aziende infatti licenziano i dipendenti per risparmiare denaro. Ciò, a sua volta, riduce il potere d’acquisto dei consumatori. La diminuzione della domanda si traduce in una crescita economica lenta o negativa e le decisioni di investimento diventano più complicate. In questo post ci focalizzeremo sui ritorni degli asset in stagflazione.
Prima degli anni ‘70, gli economisti pensavano che la stagflazione non potesse esistere. I modelli economici di quel tempo, come la teoria della curva di Phillips, non contemplavano la presenza di un tasso di disoccupazione alto insieme all’elevata inflazione. La stagflazione rappresentava quindi una contraddizione per gli economisti, che sostenevano che una crescita economica lenta portasse a un aumento della disoccupazione ma non ad un aumento dei prezzi.
Perché la stagflazione è negativa?
Periodi di stagflazione prolungati sono peggiori delle recessioni. Con un’elevata disoccupazione, i consumatori hanno meno soldi da spendere. Se si aggiunge un tasso di inflazione oltre il 5 o addirittura il 10%, le cose possono diventare ancora più difficili. L’inflazione infatti erode il valore dei salari dei e dei risparmi ed è un vero killer della fiducia dei consumatori.
La stagflazione degli anni ‘70
Dal 1958 al 1973, gli Stati Uniti sperimentarono un “boom”. Il PIL delle nazioni occidentali crebbe in media del 5% all’anno, alimentando un lento ma costante aumento dei prezzi. Negli anni ’60, la Fed decise di utilizzare la sua politica monetaria per aumentare la domanda e mantenere bassa la disoccupazione.
Il risultato di un tasso di disoccupazione innaturalmente basso dette vita a una spirale salari-prezzi. I lavoratori, notando l’aumento dei prezzi, richiesero salari maggiori. Per un po’ di tempo i datori di lavoro furono disposti ad aumentare i salari, ma in seguito l’inflazione cominciò a crescere più velocemente di essi.
I lavoratori non furono più disposti a fornire manodopera per salari più bassi. Fu così che la disoccupazione aumentò insieme all’inflazione.
Alla spirale salari-prezzi si aggiunse l’embargo petrolifero dell’OPEC del 1973, che portò i prezzi del petrolio ad aumentare.
I ritorni degli asset in stagflazione
L’oro è un chiaro vincitore in periodi di stagflazione, così come le materie prime. Storicamente, i rendimenti reali di questi asset in stagflazione sono positivi. I ritorni delle obbligazioni sono piuttosto scarsi mentre quelli del mercato azionario sono negativi.
I settori azionari che performano meglio sono le utilities, l’energy, le consumer staples, l’healthcare e i reits. I communication services, le industrials e le consumer discretionary portano invece performance peggiori.
La figura seguente mostra i rendimenti mensili medi dei temi e dei settori del mercato azionario in due diversi regimi: stagflazione e surriscaldamento dell’inflazione.
Le quality e le low volatility hanno sovraperformato in entrambi i regimi, con gli investitori che hanno privilegiato strategie difensive. L’indice MSCI World Enhanced Value ha sottoperformato nella stagflazione ma ha beneficiato del riscaldamento dell’inflazione.
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