
Muore Charlie Munger: vita, carriera e approccio agli investimenti
Charles Munger, vicepresidente di Berkshire Hathaway e partner indispensabile di Warren Buffett nel successo di investimento più duraturo della storia, muore appena un mese prima del suo centesimo compleanno. E’ morto martedì in un ospedale della California, ha detto la società in una nota. “La

Il rally delle obbligazioni continua: falso rimbalzo o vera ripresa?
I titoli del Tesoro sono riusciti a risalire dopo aver trascorso gran parte del 2023 “sott’acqua”. Le obbligazioni hanno prolungato il rally di novembre e si stanno dirigendo verso il loro mese migliore da marzo. L’indice Bloomberg delle obbligazioni statunitensi è recentemente passato a un

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 47
“Ottimismo” è la parola d’ordine per le festività del Thanksgiving. Gli investitori si sono riversati in azioni al ritmo più veloce degli ultimi due anni. I fondi azionari globali hanno registrato afflussi per circa 40 miliardi di dollari nelle due settimane fino al 21 novembre,

Gli errori di investimento più comuni
Anche i migliori investitori del mondo sbagliano. Fortunatamente, gli errori possono fornire delle lezioni preziose. In questo post analizzeremo gli errori di investimento più comuni. Aspettarsi troppo Aspettarsi troppo dai propri investimenti è uno degli errori di investimento più comuni. Aspettative irrealistiche di rendimenti elevati

Tutto quello che devi sapere sulla vendita allo scoperto
Investire nel mercato azionario in genere consiste nell’acquistare a prezzi bassi e vendere a prezzi più alti. Tuttavia, esiste un altro metodo utilizzato da alcuni investitori: la vendita allo scoperto o short selling. Questa strategia, che è sostanzialmente opposta alla strategia tradizionale del “buy low,

Black Friday 2023: possibile impatto sul mercato azionario
Il venerdì che segue il giorno del Ringraziamento, la festività statunitense più celebrata, è conosciuto come Black Friday. Nato negli Stati Uniti negli anni ’60, il Black Friday oggi è un evento mondiale di vendita al dettaglio fatto di sconti e promozioni. I dati sulle
Cosa fa muovere i mercati? Sintesi Macro – Settimana 14

La settimana appena conclusa ha visto gli indici azionari americani concludere con una nota di indecisione. Il reparto tecnologico e le small cap sono stati chiari underperformer. Il settore energy continua a primeggiare indisturbato, seguito dall’healthcare e dal real estate.
XLE, dopo aver consolidato per qualche settimana (complice anche il ritracciamento del petrolio), sembra che stia per rompere un piccolo triangolo ascendente. Il trend rimane fortemente rialzista e la distanza con la media a 200 periodi è molto ampia.
Dall’altra parte, un settore che invece soffre in questo regime economico è il consumer discretionary. Questo perchè, quando l’economia rallenta e c’è alta inflazione, i consumatori tendono a spendere meno per beni e servizi discrezionali.
L’ETF XLY ha recuperato le perdite di inizio conflitto così come il mercato più ampio. Dopo aver rotto una trendline dinamica al rialzo, il prezzo si è portato al di sopra della media a 50 periodi per poi lateralizzare su quella a 200, sulla quale ha reagito.
In Europa, lo Stoxx 600 ha guadagnato l’1.3%. Il settore finanziario, uno dei più colpiti dal conflitto russo-ucraino, ha portato le migliori performance. Il prezzo, dopo aver rimbalzato decisamente recuperando le perdite innescate dall’invasione, si trova in una fase di compressione e sta “flirtando” con la media a 50 periodi. Se deciderà di proseguire al rialzo, il prezzo dovrà affrontare la media a 200 periodi e anche il POC dell’ultimo impulso ribassista.
Mercato obbligazionario e curva dei rendimenti
Il piano di riduzione del bilancio riportato dai minutes della Fed si prospetta piuttosto aggressivo. Dai verbali è emerso che alcuni dei partecipanti sono favorevoli a più aumenti da mezzo punto percentuale quest’anno. In maniera controintuitiva, la curva dei rendimenti si è irripidita. Lo spread tra i 10 anni e i 2 anni è tornato in territorio positivo, annullando il segnale di inversione che aveva lanciato la settimana precedente.
La risposta delle altri parti della curva però non è stata così forte e molti segmenti rimangono ancora invertiti.
In Europa invece, i verbali del consiglio direttivo della BCE segnalano parecchia incertezza. I funzionari sono divisi su come rispondere alle onde d’urto economiche provocate dalla guerra. Mentre alcuni cercano una scadenza fissa per l’acquisto di asset e un’apertura a un aumento dei tassi d’interesse nel terzo trimestre, altri preferiscono un approccio più cauto. I rendimenti sovrani europei, soprattutto quelli della periferia, stanno salendo bruscamente, in linea con il sell off obbligazionario globale.
Il rublo è il protagonista del forex
Nonostante le sanzioni occidentali, il rublo ha recuperato interamente le perdite innescate dall’invasione. Il denaro per acquistare gas e petrolio continua a fluire, soprattutto dall’India e della Cina. Tuttavia, la maggior parte del sostegno al rublo sta arrivando dall’intervento del governo russo. Le leggi sul controllo dei capitali come il congelamento degli asset detenuti da investitori non residenti e l’obbligo per le società russe di convertire l’80% delle valute estere in rubli, hanno innescato un rally “artificiale” accompagnato da bassissimi volumi. Dopo essere precipitato a circa 140 per dollaro con un impulso parabolico, il rublo ha toccato il massimo in più di due mesi.
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