
La Berkshire Hathaway di Warren Buffet acquista altre azioni di Occidental Petroleum
Mentre gli investitori statunitensi sono alle prese con l’aumento dei tassi della Fed, l’inflazione ostinata e i timori per una recessione incombente e una stretta creditizia, la Berkshire Hathaway di Warren Buffett sta comunque andando avanti con gli acquisti di azioni. Il famoso investitore ha

Fuga di depositi dalle banche: gli investitori preferiscono i fondi monetari
Nonostante le autorità stiano assicurando la solidità del sistema e prendendo misure per ristabilire la fiducia e garantire la liquidità, i dissesti bancari hanno aumentato i timori di nuovi default e portato ad una fuga di depositi dalle banche. Gli investitori si stanno riversando in

Binance sotto accusa: le autorità statunitensi fanno tremare il mondo delle criptovalute
Un altro duro colpa per il mondo delle criptovalute. L’azione di contrasto degli Stati Uniti nei confronti di Binance lunedì scorso rappresenta l’ultimo di una lunga serie di scontri tra il più grande exchange di criptovalute al mondo e i regolatori globali. La Commodity Futures

Proteggere il Portafoglio Azionario durante i Crash del mercato: 5 Domande da farsi
Il Minsky Moment è un punto di svolta nei mercati finanziari in cui l’accumulo eccessivo di debiti diventa insostenibile. Si verifica quando i debitori non sono più in grado di soddisfare le proprie obbligazioni di debito utilizzando il proprio reddito, portando a una rapida diminuzione

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 12
A livello macro, i dati PMI sono stati la ciliegina sulla torta di un’economia “forte”, spingendo l’indice Macro Surprise degli Stati Uniti al massimo da aprile 2022, mentre il tasso della Fed è stato portato a nuovi massimi del ciclo. Una ripresa dei titoli bancari

La relazione tra disoccupazione e recessione
Il mercato del lavoro statunitense sta avendo un buon inizio nel 2023. L’economia ha creato inaspettatamente 311.000 posti di lavoro a febbraio del 2023, ben al di sopra delle previsioni di mercato di 205.000. Il dato ha seguito una revisione al ribasso di 504.000 a
Eurozona: PMI manifatturiero di febbraio resta debole
A febbraio il PMI manifatturiero dell’Eurozona si è stabilizzato, ponendo fine a una serie di contrazioni durata otto mesi. L’indice di S&P Global per il settore manifatturiero dell’Eurozona è diminuito leggermente a 48.5, da 48.8 di gennaio.
L’indice è stato trascinato in basso dal sottoindice dei tempi medi di consegna dei fornitori, che ha mostrato un considerevole rallentamento della pressione sui fornitori, e dalle giacenze degli acquisti. Questi due fattori hanno controbilanciato l’influenza positiva che gli indici della produzione, dei nuovi ordini e dei livelli occupazionali hanno avuto sull’indice principale.
I produttori manifatturieri italiani hanno registrato il miglioramento più veloce delle condizioni operative, con l’indice PMI che ha raggiunto il livello più alto in dieci mesi. La Grecia ha riportato una crescita simile, mentre l’Irlanda e la Spagna hanno segnalato un miglioramento marginale. Germania e Francia hanno registrato PMI sempre più inferiori alla soglia neutra di 50.0 che separa l’espansione dalla contrazione.
I dettagli del PMI dell’Eurozona di febbraio
Secondo le aziende campione, i minori ostacoli sui fornitori e la migliore disponibilità di materie prime hanno ridotto lo stress sui programmi di produzione. I tempi medi di consegna, infatti, si sono accorciati al livello massimo da maggio 2009. La pressione sui costi sostenuti dalle aziende, di conseguenza, è diminuita notevolmente, con il tasso di inflazione dei prezzi di input che ha raggiunto il livello più debole in quasi due anni e mezzo. L’inflazione dei prezzi di vendita si è rivelata più solida, con un tasso di crescita ben al di sopra della media a lungo termine. Questo nonostante i prezzi di vendita siano aumentati al livello più basso in due anni.
Le aziende sono state leggermente più ottimiste riguardo alla previsione dell’attività nei prossimi 12 mesi rispetto a gennaio. Le aspettative sulla produzione futura sono risultate le più ottimistiche dall’invasione dell’Ucraina. L’ottimismo è stato supportato da un altro mese di assunzioni del personale, aumentate a febbraio al tasso più veloce in quattro mesi. I maggiori livelli del personale, insieme alla diminuzione dei nuovi ordini, hanno causato a febbraio il nono calo consecutivo del livello del lavoro inevaso.
Le deboli condizioni della domanda hanno continuato a pesare sulla produzione. I nuovi ordini sono diminuiti per il decimo mese consecutivo, e l’inflazione, assieme alla generale incertezza economica, ha influenzato la prestazione delle vendite. Sono diminuiti anche i nuovi ordini esteri, riflettendo il calo del commercio internazionale e intra Eurozona.
Con un miglioramento delle condizioni della catena di distribuzione e i nuovi ordini in contrazione, le aziende hanno ridotto sia i loro acquisti che le giacenze di materie prime e semilavorati. Le giacenze dei fattori produttivi sono diminuite per la prima volta da settembre del 2021. A febbraio, la minore pressione sui prezzi ha inoltre ridotto il bisogno delle aziende di tenere giacenze in eccesso.
Letture di inflazione più forti in Francia e Spagna
Dati separati hanno mostrato che a febbraio i prezzi al consumo in Francia sono aumentati ad un ritmo record dell’era dell’euro (7,2% rispetto a un anno fa). Anche la Spagna ha visto un progresso del 6,1%. Gli analisti avevano stimato che gli aumenti dei prezzi sarebbero rimasti invariati al 7% in Francia e rallentati in Spagna.
Molti consumatori francesi stanno tagliando le proprie spese in risposta all’aumento dei prezzi, con il 55% che usa meno l’auto, il 51% che acquista meno vestiti e il 50% che esce meno frequentemente, secondo uno studio di NielsenIQ.
Il capo della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau ritiene che l’aumento dei prezzi si stia avvicinando al picco. “Dopo il probabile aumento dei tasso di 50 punti base del mese prossimo, ci sarà meno urgenza per la BCE di agire”, ha detto questo mese.
In Spagna, il governo del primo ministro Pedro Sanchez subirà maggiori pressioni per mantenere un limite sui prezzi in un anno elettorale in cui è ampiamente previsto che cerchi un altro mandato.
Le letture più forti dalla seconda e quarta economia più grande dell’Eurozona hanno rinforzato le aspettative di un aumento di mezzo punto percentuale della BCE a marzo e fortificato le idee dei funzionari che affermano che sono necessarie mosse più grandi per tenere l’inflazione sotto controllo.
Gli investitori scommettono su un ciclo di inasprimento monetario esteso, con il tasso sui depositi che continuerà a salire fino al 2024. Le aspettative sul cosiddetto tasso terminale sono aumentate al 3,5%. Il tasso sui depositi della BCE, attualmente al 2,5%, non ha mai raggiunto il 4%.
In vista della riunione di marzo, questa settimana i responsabili politici esamineranno attentamente i dati provenienti da tutto il continente. I dati dell’Euro Area verranno rilasciati giovedì, con gli economisti che prevedono un calo all’8,3% dall’8,6%.
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