
Elon Musk si Defila dal DOGE: Cosa Resta dei suoi Tagli alla Spesa Pubblica
Elon Musk ha deciso di ridurre il suo coinvolgimento nel Department of Government Efficiency, il famigerata “DOGE”. L’annuncio è arrivato a sorpresa, ma le premesse erano nell’aria da tempo. Musk ha detto che dedicherà più energie a Tesla, lasciando la squadra da lui creata a

Nuovo BTP Italia: Torna il Titolo Anti-Inflazione con Premio Extra Finale
Dal 27 al 30 maggio 2025 arriverà il nuovo BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato all’inflazione nazionale che punta a tutelare il potere d’acquisto dei piccoli risparmiatori. Il nuovo collocamento è stato annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e si svolgerà, come di

Tesla Sale dopo le Trimestrali di Q1 2025, Musk Promette: “Sarò più presente”
Le trimestrali di Q1 2025 di Tesla si sono chiuse con numeri al di sotto delle attese. Gli analisti avevano previsto ricavi e utili più alti, ma la realtà ha raccontato un’altra storia: 19,34 miliardi di dollari di ricavi contro i 21,3 miliardi dell’anno scorso,

Trump Può Licenziare Powell? Il Caso che Agita Mercati, Giuristi e Investitori
Donald Trump potrebbe davvero rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve. L’idea, che fino a poco tempo fa sembrava una provocazione come tante, è diventata un’ipotesi concreta. Negli Stati Uniti se ne discute apertamente. La Casa Bianca sta valutando la questione e nei corridoi

Come Preparare il Portafoglio alla Recessione Senza Farsi Travolgere
Negli ultimi tempi l’aria nei mercati si è fatta più pesante. Dopo l’annuncio di Trump sui nuovi dazi, l’S&P 500 ha perso oltre il 10% in appena due sedute. J.P. Morgan ha già alzato bandiera: secondo i loro analisti, ci sono buone probabilità che l’economia

Azioni Anti Recessione: Dove Investire Quando la Borsa Crolla
Quando le parole “crescita zero”, “stagflazione” e “recessione” tornano a dominare i titoli di giornale, il panico si fa sentire anche sui mercati. E ogni investitore, dal principiante al veterano, si chiede la stessa cosa: come posso proteggere il mio capitale? La risposta non è
Mercato obbligazionario: tra inflazione e rischio recessione
Il mercato obbligazionario rimane in balia di due scenari estremi. Uno è quello caratterizzato da una nuova svendita per via dell’inflazione. L’altro è il rally sostenuto dal crescente rischio di recessione. I partecipanti al mercato si stanno scontrando su quale delle due mosse si verificherà.
La Federal Reserve sta cercando di aumentare i tassi d’interesse al ritmo più veloce degli ultimi decenni senza far crollare l’economia reale, un’impresa conosciuta come “soft landing“.
Hedge fund come Bridgewater Associates ritengono che il rendimento a 10 anni salirà al 4% poiché l’inflazione potrebbe rivelarsi ostinata. Invece, l’amministratore delegato di JPMorgan Chase & Co. Jamie Dimon ha recentemente parlato di un “uragano economico” in arrivo. Secondo la visione di Standard Chartered Plc, i rendimenti del decennale potrebbero scendere intorno al 2,25%.
Il sell-off del mercato obbligazionario
Gli investitori del Tesoro sono già alle prese con perdite a due cifre che hanno pochi precedenti nell’era moderna.
Corporate America e i suoi investitori sono impantanati nell’incertezza economica poiché l’inflazione rimane vicino ai massimi degli ultimi quattro decenni mentre emergono segnali di debolezza dei consumatori.
Usando termini statistici, le code stanno ingrassando. Questo significa che la probabilità di eventi estremi in entrambe le direzioni è in aumento. Secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission, le posizioni net long sui futures a 10 anni dei gestori patrimoniali hanno raggiunto i massimi degli ultimi due anni mentre i fondi con leva sono short.
A maggio, i timori legati alla crescita hanno sostenuto le obbligazioni, che sono riuscite a registrare il primo mese in positivo da novembre dello scorso anno. I rendimenti del decennale sono scesi a un minimo del 2,7% da un massimo del 3,2%. Adesso il benchmark viene scambiato in un intervallo più ristretto intorno al 3%.
La politica della Fed e l’inasprimento delle condizioni finanziarie
Si prevede che i funzionari monetari forniranno due aumenti di mezzo punto alle riunioni di giugno e luglio, con i trader che scontano una probabilità più alta dell’80% di un terzo aumento di quell’entità a settembre. Tutto questo sta iniziando a farsi strada nell’economia intaccando la spesa dei consumatori e raffreddando il boom immobiliare iniziato con la pandemia. Molti credono che la Fed inasprirà troppo, uccidendo l’espansione economica.
L’inasprimento delle condizioni finanziarie in risposta all’atteggiamento della Fed potrebbe creare problemi alla crescita e portare guadagni al mercato obbligazionario.
In passato, il rallentamento dell’economia ha costretto la Fed ad un’inversione di marcia. Nel 2019 la Fed ha allentato la politica monetaria dopo i danni inflitti ai mercati finanziari dall’aumento dei tassi d’interesse. Nel 2011, il rendimento a 10 anni ha chiuso l’anno al di sotto del 2%, spinto dal rallentamento della crescita. A febbraio aveva raggiunto un picco di circa il 3,75%.
In molti affermano che questa volta sarà diverso perché la Fed si trova a combattere l’inflazione più alta degli ultimi 40 anni. In questo contesto, la crescita potrebbe passare in secondo piano.
Cosa considerare per valutare la direzione del mercato obbligazionario?
I numeri dell’inflazione dovranno essere monitorati costantemente. Se i dati continuano a battere le aspettative e l’inflazione dovesse scendere più lentamente di quanto previsto, le obbligazioni potrebbero continuare a scendere.
Viceversa, se l’inflazione dovesse scendere rapidamente, è possibile che i dati sulla crescita avranno più rilevanza. In quel caso, qualsiasi segnale di debolezza economica potrebbe favorire il mercato obbligazionario.
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