
La BCE sarà la prima tra le banche centrali ad effettuare i tagli dei tassi
Gli investitori stanno scommettendo che la Banca Centrale Europea (BCE) guiderà le maggiori banche centrali del mondo nei tagli dei tassi di interesse. Quest’idea ha guadagnato popolarità dopo che uno dei politici più aggressivi della BCE ha descritto un ulteriore aumento dei tassi come “improbabile”.

Summit UE-Cina: Xi Jinping incontra von der Leyen
Questa settimana c’è stato il primo summit UE-Cina in quattro anni. Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato ai leader dell’Unione europea che vuole che le due parti siano partner commerciali chiave nella cooperazione industriale e nella catena di fornitura per perseguire vantaggi reciproci e

SpaceX di Elon Musk valutata a $ 175 miliardi in un’offerta pubblica
SpaceX di Elon Musk ha avviato discussioni sulla vendita di azioni privilegiate a un prezzo che valuta la società a stretto controllo a 175 miliardi di dollari. L’offerta pubblica di SpaceX potrebbe variare da 500 a 750 milioni di dollari e le azioni potrebbero essere

Bull Run di Bitcoin: dovresti comprare sopra i 40.000 dollari?
Bitcoin è aumentato di oltre il 160% quest’anno. Martedì il token ha superato i 43.000 dollari, aggiungendo circa il 16%. L’ottimismo per ulteriori guadagni è alto. Stiamo assistendo a una bull run di Bitcoin oppure il prezzo del token è destinato a fermarsi? La performance

Spotify non è immune dal rallentamento economico e taglia 1.500 posti di lavoro
Spotify sta riducendo la sua forza lavoro del 17% nell’ambito di uno sforzo che porterà al taglio di 1.500 posti di lavoro e servirà a ridurre i costi e aumentare la redditività. Il colosso dell’audio streaming è sulla buona strada per aggiungere più di 100

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 48
E’ stato un novembre da record per i mercati finanziari. L’S&P 500 ha ottenuto un guadagno superiore all’8%. Questo è successo meno di 10 volte dal 1928 nel mese di novembre. In rialzo per la quinta settimana consecutiva, l’indice ha raggiunto il livello più alto
Il picco dell’inflazione è vicino?
Con i prezzi al consumo che continuano a salire a ritmi record in tutto il mondo, tutti si stanno chiedendo se il picco dell’inflazione è vicino. Gli economisti rimangono divisi nel rispondere a questa domanda. In questo articolo vedremo quali sono le principali argomentazioni che farebbero pensare che il picco dell’inflazione sia vicino.
L’inasprimento monetario
Le banche centrali sostengono che possono aumentare i tassi d’interesse a un ritmo che consente alle loro economie di raggiungere quello che è noto come un “soft landing“. Gli scettici affermano che faranno precipitare le loro economie in recessione spingendosi troppo oltre con l’inasprimento monetario.
La storia ha mostrato che ogni volta che la Fed ha intrapreso una campagna aggressiva di aumenti dei tassi c’è stato un evento finanziario che l’ha costretta a tornare sui suoi passi. Nella maggior parte dei casi, questi eventi hanno avuto effetti disinflazionistici sull’economia.

La curva dei rendimenti tende a diventare piatta e spesso arriva addirittura ad invertirsi quando la Fed sta inasprendo la politica monetaria. Storicamente, l’inversione della curva ha preceduto il picco dell’inflazione. Lo spread tra i rendimenti a 10 anni e quelli a 2 anni, quello più utilizzato per monitorare la curva dei rendimenti, si è brevemente invertito ad aprile di quest’anno.
Il ciclo dell’inventario
I continui colli di bottiglia della catena di approvvigionamento hanno spinto le aziende a fare scorta di beni e ad anticipare gli ordini per assicurarsi di poter soddisfare la domanda. Con il sentiment dei consumatori che sta scendendo, le aziende ritrovano con un eccesso di beni che eserciterà una pressione al ribasso sui prezzi.
Le ultime stime dell’Us Census Bureau per le scorte all’ingrosso e al dettaglio indicano un afflusso storico di merci che per i rivenditori è stato ininterrotto da ottobre.
Per i grossisti, la situazione è similie.
Allo stesso tempo i consumatori si ritrovano con uno stipendio che non aumenta di pari passo con l’inflazione.
Il rallentamento del mercato immobiliare
I prezzi delle abitazioni sono aumentati vertiginosamente in molti paesi durante la pandemia grazie ai tassi d’interesse ai minimi storici. Mentre i prezzi delle case non sono sempre inclusi nei panieri dell’inflazione, i costi degli affitti lo sono e spesso riflettono le stesse dinamiche.
Quando l’inflazione è decollata nel 2021, gli oneri finanziari hanno iniziato a salire. Ora ci sono segnali che i prezzi delle case si stanno raffreddando. Secondo la Bank for International Settlements, la crescita globale dei prezzi delle abitazioni reali è rallentata a un tasso annuo del 4,6% nell’ultimo trimestre del 2021, in calo rispetto al 5,4% dei tre mesi precedenti.
In termini reali, si stima che i prezzi delle abitazioni globali superino del 27% i livelli medi immediatamente successivi alla crisi finanziaria globale, suggerendo un ampio margine per una correzione.
I tassi sui mutui sono andati oltre il 5%. Ciò, insieme al crollo dell’indice di convenienza delle case, sta frenando le vendite.
Il rallentamento della Cina
Il rallentamento della Cina, la seconda economia più grande del mondo agisce da forza deflazionistica per la domanda in tutta l’economia globale. La Cina è infatti una grande importatrice di materie prime. La diminuzione delle importazioni sta già impattando i prezzi dei metalli industriali.
Bloomberg Economics calcola che un rallentamento di 1 punto percentuale nella produzione industriale cinese può ridurre fino a 5 punti percentuali i prezzi globali del petrolio. La Cina è il più grande acquirente mondiale di minerale di ferro e ha rappresentato il 40% della domanda globale di rame nel 2020 e fino al 30% di nichel, zinco e stagno.

Le aspettative di inflazione
L’inflazione attesa è importante perché l’inflazione effettiva dipende, in parte, da ciò che ci aspettiamo. Se tutti si aspettano che i prezzi aumentino del 3% il prossimo anno, le aziende vorranno aumentare i prezzi di almeno il 3% e i lavoratori e i loro sindacati vorranno aumenti di dimensioni simili.
Dopo un anno di prezzi in rialzo, le aspettative di inflazione a lungo termine non sono molto superiori a quelle di dieci anni fa.
L’effetto base
Parte dell’attuale picco di inflazione è stato amplificato da quelli che sono noti come effetti base. In sostanza, l’inflazione è stata alta quando le variazioni di prezzo su base annua sono state misurate rispetto al periodo precedente alla pandemia, quando i costi sono crollati. Presto le variazioni verranno misurate rispetto all’attuale livello elevato dei prezzi, quindi parte di quell’effetto si invertirà.
ARTICOLI CORRELATI:
I possibili effetti del quantitative tightening
Cosa potrebbe fermare l’inasprimento della Fed