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La curva dei rendimenti
Abbiamo già parlato in dettaglio della curva dei rendimenti in un precedente post. Andremo comunque a fare un breve ripasso.
Negli Stati Uniti, la curva dei rendimenti del Tesoro è il riferimento di tutti i tassi d’interesse interni. Influisce anche sui tassi globali. I tassi d’interesse su tutte le altre categorie di obbligazioni domestiche salgono e scendono con i Treasury emessi dal governo degli Stati Uniti.
La forma normale della curva è ripida, cioè inclinata verso l’alto con una pendenza concava. Innanzitutto, la curva mostra i tassi d’interesse nominali. L’inflazione erode il valore delle cedole future e dei rimborsi. La curva, quindi, è il risultato della combinazione dell’inflazione anticipata e dei tassi d’interesse reali.
Come la Fed influenza la curva dei rendimenti
La Fed manipola direttamente solo i tassi d’interesse a breve termine, ovvero l’inizio della curva. La banca centrale ha tre strumenti politici, ma il principale è il tasso sui fondi federali. Il resto della curva è determinato dalla domanda e dall’offerta sul mercato.
Gli acquirenti istituzionali hanno i loro requisiti di rendimento e la loro propensione ad acquistare titoli di stato cambia in base alle loro considerazioni su inflazione e tassi d’interesse. Le loro decisioni sono informate. Ecco perché molti considerano la curva dei rendimenti un ottimo strumento per prevedere la direzione dell’economia e dei tassi d’interesse.
I tassi di lungo termine seguono quelli a breve termine
Tecnicamente, la curva dei rendimenti può spostarsi verso l’alto o verso il basso, diventare piatta o ripida.
Il grafico seguente confronta il rendimento delle obbligazioni a 10 anni con quello a 2 anni. Lo spread tra i due tassi è una semplice misura della pendenza della curva.
Possiamo fare due osservazioni. Innanzitutto, i due tassi si muovono nella stessa direzione con una correlazione alta. In secondo luogo, sebbene i tassi delle obbligazioni a lunga scadenza seguano direzionalmente quelli a breve scadenza, tendono a muoversi con magnitudine più bassa.
Quando i tassi a breve termine salgono, lo spread tra i rendimenti a 10 anni e a 2 anni tende a restringersi (la curva si appiattisce) e quando i tassi a breve scendono, lo spread si allarga (la curva diventa più ripida).
Le forze che regolano domanda e offerta
La politica monetaria della Federal Reserve non è l’unico fattore che regola l’offerta di Treasury sul mercato. Anche la politica fiscale gioca un ruolo chiave. Un deficit maggiore richiede una maggiore emissione, e quindi una maggiore offerta di obbligazioni. Ciò esercita una pressione al rialzo su tutti i tassi d’interesse, in particolare sulle obbligazioni a lunga scadenza.
I maggiori driver della domanda sono le aspettative di crescita e inflazione. L’inflazione più elevata si traduce direttamente in tassi d’interesse nominali più elevati. Questo perché gli investitori richiedono premi più alti per fermare i loro soldi. Se le aspettative di crescita sono alte, gli investitori preferiranno tipi di investimenti più rischiosi e tenderanno a comprare meno obbligazioni.
Come l’aumento dei tassi della Fed influenza la curva dei rendimenti
Quando la Fed aumenta i tassi d’interesse, fornisce più titoli a breve termine nelle operazioni di mercato aperto. L’aumento dell’offerta di titoli a breve termine limita il denaro in circolazione poiché i mutuatari danno denaro alla Fed. A sua volta, questa diminuzione dell’offerta di moneta aumenta il tasso d’interesse a breve termine perché c’è meno denaro in circolazione (credito) disponibile.
Aumentando l’offerta di titoli a breve termine, la Fed spinge verso l’alto la parte iniziale della curva. I rendimenti a breve termine aumentano più velocemente di quelli a lungo termine. Spesso il risultato finale è l’appiattimento della curva dei rendimenti.
Cosa è successo alla curva dei rendimenti quando la Fed ha aumentato i tassi?
L’aumento dei tassi dal 1977 al 1981 è stato accompagnato dall’appiattimento della curva. Lo stesso è successo nella maggior parte dei cicli di hiking, come si può facilmente notare dal grafico. Nella maggior parte dei casi, l’appiattimento si è poi trasformato in inversione.