
La Berkshire Hathaway di Warren Buffet acquista altre azioni di Occidental Petroleum
Mentre gli investitori statunitensi sono alle prese con l’aumento dei tassi della Fed, l’inflazione ostinata e i timori per una recessione incombente e una stretta creditizia, la Berkshire Hathaway di Warren Buffett sta comunque andando avanti con gli acquisti di azioni. Il famoso investitore ha

Fuga di depositi dalle banche: gli investitori preferiscono i fondi monetari
Nonostante le autorità stiano assicurando la solidità del sistema e prendendo misure per ristabilire la fiducia e garantire la liquidità, i dissesti bancari hanno aumentato i timori di nuovi default e portato ad una fuga di depositi dalle banche. Gli investitori si stanno riversando in

Binance sotto accusa: le autorità statunitensi fanno tremare il mondo delle criptovalute
Un altro duro colpa per il mondo delle criptovalute. L’azione di contrasto degli Stati Uniti nei confronti di Binance lunedì scorso rappresenta l’ultimo di una lunga serie di scontri tra il più grande exchange di criptovalute al mondo e i regolatori globali. La Commodity Futures

Proteggere il Portafoglio Azionario durante i Crash del mercato: 5 Domande da farsi
Il Minsky Moment è un punto di svolta nei mercati finanziari in cui l’accumulo eccessivo di debiti diventa insostenibile. Si verifica quando i debitori non sono più in grado di soddisfare le proprie obbligazioni di debito utilizzando il proprio reddito, portando a una rapida diminuzione

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 12
A livello macro, i dati PMI sono stati la ciliegina sulla torta di un’economia “forte”, spingendo l’indice Macro Surprise degli Stati Uniti al massimo da aprile 2022, mentre il tasso della Fed è stato portato a nuovi massimi del ciclo. Una ripresa dei titoli bancari

La relazione tra disoccupazione e recessione
Il mercato del lavoro statunitense sta avendo un buon inizio nel 2023. L’economia ha creato inaspettatamente 311.000 posti di lavoro a febbraio del 2023, ben al di sopra delle previsioni di mercato di 205.000. Il dato ha seguito una revisione al ribasso di 504.000 a
Cosa fa muovere i mercati? Sintesi Macro – Settimana 24

Il rally di venerdì non è riuscito a salvare il mercato azionario dalle perdite. Le azioni hanno subito la loro peggiore settimana da marzo 2020. Il Dow Jones ha chiuso 11 settimane in negativo sulle ultime 12. Ciò non era mai successo prima.
In cinque delle sette sessioni fino a giovedì, almeno nove titoli su 10 dell’S&P 500 sono scesi, un record di perdite diffuse.
Un quadro simile, anche se leggermente meno straziante, è prevalso in tutte le classi di attività. Dai titoli del Tesoro alle obbligazioni societarie e alle materie prime, tutto è sceso per la seconda settimana consecutiva, un periodo di ribassi radicali che non si verificava dal taper tantrum del 2013.
Sembra davvero che non ci sia nessun posto dove rifugiarsi. Gli investitori sono alle prese con il più aggressivo inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali dagli anni ’80. Con le speranze di un picco dell’inflazione deluse a seguito di una lettura più calda del previsto dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, la trepidazione per una recessione economica sta crescendo.
Mercato obbligazionario globale
Dall’uscita del CPI di venerdì scorso, la curva si è notevolmente appiattita con i rendimenti a 2 anni in rialzo di oltre 30 punti base e i 30 anni in rialzo di circa 10 punti base. Ciò ha portato le spread 30/2 ad invertirsi brevemente.
Il rendimento del decennale è stato respinto per ben due volte intorno al livello del 3,50%.
I mercati del credito hanno continuato a crollare, con HYG che è sceso al livello più basso da quando la Fed ha iniziato ad acquistare obbligazioni “spazzatura” nel panico di marzo 2020.
Il mercato obbligazionario giapponese è stato al centro delle headline dei giornali, con il rendimento del decennale che ha scambiato al di sopra della soglia consentita dello 0.25% per la maggior parte del tempo. I trader stavano scommettendo che la Bank of Japan non sarebbe riuscita ad ancorare i rendimenti obbligazionari con il suo programma di yield curve control. Tuttavia, al momento, sembra che la BOJ abbia vinto la sua battaglia. Dopo l’incontro della BOJ, i rendimenti hanno registrato la mossa più brusca dall’introduzione della politica nel 2016, riportandosi al di sotto della soglia limite.
Anche il mercato obbligazionario europeo è stato al centro dell’attenzione. La Banca centrale europea è stata costretta a riunirsi per discutere delle problematiche riguardo la cosiddetta “frammentazione”. La Lagarde, oltre a citare i reinvestimenti dei titoli in scadenza, ha parlato di un nuovo strumento da utilizzare per controllare i rendimenti obbligazionari dei paesi più fragili dell’Eurozona. Nonostante i dettagli non siano stati molti, le parole della Lagarde hanno calmato gli investitori e i rendimenti dei paesi periferici sono scesi.
Forex
Il dollaro è salito durante la settimana, dopo aver trovato supporto sui minimi pre-CPI. L’euro è rimasto pressoché invariato, con gli investitori che stanno cercando di bilanciare i percorsi di inasprimento della Fed e della BCE. Il prezzo ha trovato resistenza intorno agli 1.0775.
Lo yen, dopo un breve rialzo a seguito del rilascio della dichiarazione della Bank of Japan, è crollato registrando la sua peggiore performance giornaliera da marzo 2020.
Senza sorprendere, il governatore Kuroda ha tenuto duro, lasciando invariati i tassi al -0,1% e non apportando modifiche al suo programma di yield curve control per mantenere i rendimenti a 10 anni allo 0,25%. La BOJ ha inoltre inserito il tasso di cambio alla sua lista dei rischi.
La Swiss National Bank invece ha sorpreso tutti aumentando i tassi di 50 punti base. Il franco svizzero ha goduto del suo miglior rally nei confronti dell’euro da quando la SNB ha abbandonato il peg all’inizio del 2015. Anche la sterlina ha guadagnato a seguito dell’aumento di 25 punti base della BOE.
Il bear market delle crypto
Settimana nera per le crypto, con Bitcoin in calo del 30% e Ethereum del 35%. L’attuale drawdown di Bitcoin dal suo massimo storico di novembre è ora di circa il 70%.
Tra le crisi di diversi prestatori di criptovalute, Ethereum (che ha costituito la spina dorsale di alcuni dei contratti coinvolti in queste transazioni), è scoppiato al ribasso rispetto a Bitcoin.
ARTICOLI CORRELATI:
Cosa fa muovere i mercati? Sintesi Macro – Settimana 23