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La curva dei rendimenti diventa più ripida: il segnale di recessione del bear steepening
Il mercato obbligazionario statunitense è passato rapidamente dall’allarme di una recessione al segnale che i tassi di interesse rimarranno più alti per un periodo più lungo. Per vedere il cambiamento nel sentiment, basta guardare l’irripidimento della curva dei rendimenti.
La curva dei rendimenti è il grafico che traccia il livello dei tassi di interesse sui titoli del Tesoro con scadenza da un mese a 30 anni. In tempi normali, la curva è inclinata al rialzo perché gli investitori richiedono rendimenti più elevati per compensare il rischio di tenere i propri soldi vincolati più a lungo. Ma prima delle recessioni, la curva si inverte perché i tassi solitamente scendono.
Quest’anno, la curva ha raggiunto l’inversione più profonda degli ultimi 40 anni, mentre crescevano i timori di una recessione. Ma da un po’ di tempo le cose sono cambiate. I rendimenti delle obbligazioni a più lunga scadenza si sono spinti decisamente al rialzo, avvicinandosi a quelli a breve termine.
Un movimento di questo tipo, noto come “irripidimento” o “dis-inversione”, può essere anch’esso un segnale di recessione. Questo perché, man mano che l’economia si avvicina alla recessione, i rendimenti a breve termine spesso scendono in previsione che la Federal Reserve inizi a tagliare i tassi di interesse, un fenomeno conosciuto come “bull steepening”. Ma questa volta quello che sta succedendo alla curva dei rendimenti è diverso. In questo post capirai perché l’attuale irripidimento della curva potrebbe presagire cattive notizie per l’economia.
Cosa sta facendo la curva dei rendimenti?
Invece di inclinarsi a causa del calo dei tassi a breve termine, la curva sta diventando più ripida perché i rendimenti a lungo termine sono in aumento. I rendimenti a breve termine, invece, si stanno mantenendo vicini ai livelli attualmente fissati dalla banca centrale. Questo processo è chiamato “bear-steepening” ed è in gran parte dovuto alla forza dell’economia statunitense e alla prospettiva che la Fed mantenga i tassi più alti più a lungo.
La recente impennata dei rendimenti a lungo termine ha eliminato l’inversione dalla curva. Ma alcuni segmenti che in passato hanno segnalato in anticipo le recessioni rimangono ancora invertiti. Ad esempio, i rendimenti dei titoli del Tesoro a tre mesi si trovano ancora circa 80 punti base al di sopra di quelli a 10 anni. Sebbene si tratti di circa la metà del divario di fine luglio, è ancora in linea con i livelli di inversione prima delle recessioni della crisi dei subprime e della bolla delle dot-com.
L’inversione della curva dei rendimenti può avere un impatto sul mondo reale perché comprime i margini di profitto delle banche, che prendono prestiti a tassi a breve termine e prestano a tassi a lungo termine. Dando loro meno incentivi a concedere prestiti, si può restringere il flusso del credito, rallentando l’economia.
Le differenza tra il “bull steepener” e il “bear steepener”
Di solito, l’inversione inizia a scomparire con l’avvicinarsi della recessione. I trader anticipano che la Fed inizierà a tagliare i tassi e i rendimenti a breve termine scendono. Un movimento del genere è stato osservato all’inizio di quest’anno, durante la crisi delle banche regionali statunitensi. In gergo, una mossa del genere è chiamata “bull steepener” perché i prezzi delle obbligazioni sono in aumento. In tal caso, la curva si sta normalizzando solo perché le obbligazioni a breve termine stanno aumentando più velocemente di quelle a più lungo termine. Di conseguenza, i rendimenti a breve termine scendono al di sotto di quelli a lungo termine.
La mossa recente, invece, è nota come “bear steepener”. I prezzi delle obbligazioni a più lunga scadenza sono in calo. Di conseguenza, i rendimenti a lungo termine stanno aumentando più velocemente di quelli a breve termine. Gli investitori stanno concludendo che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi, data la forza dell’economia. I rendimenti delle obbligazioni a lungo termine stanno aumentando per riflettere tali aspettative. Oltre a ciò, l’offerta di buoni del Tesoro è aumentata mentre il deficit del governo federale continua a crescere, aumentando la pressione al ribasso sui prezzi delle obbligazioni a lungo termine.
Il bear steepening segnala una recessione
Nonostante a prima vista l’attuale irripidimento della curva dei rendimenti sembri uno sviluppo positivo che indica che l’economia è ora sottoposta ad un rischio di recessione minore rispetto a prima, la storia dice il contrario.
Il bear steepening che porta la curva a “dis-invertire è molto raro ma, quando si verifica, generalmente è seguito presto da una recessione. Il seguente grafico di Capital Economics mostra che tali irripidimenti sono stati seguiti da cali significativi dei rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine.
È vero, ciò dimostra che i trader non si aspettano che la Fed tagli presto i tassi di interesse. Ma ad un certo punto i tassi più alti si faranno sentire nell’economia poiché si diffonderanno attraverso mutui, carte di credito e prestiti a famiglie e imprese. Ciò inasprirà ulteriormente le condizioni finanziarie con il rischio di danneggiare l’economia.
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