
Quanto è difficile misurare l’inflazione?
Con i prezzi in rapido aumento dopo la pandemia di Covid, raramente i dati sull’inflazione sono stati così presenti nel dibattito pubblico come negli ultimi anni. Le stime dell’inflazione per un dato mese possono cambiare sostanzialmente man mano che vengono rilasciati i dati successivi. Ad

Cosa fa muovere Wall Street e la Borsa Europea? Sintesi Macro – Settimana 38
Nonostante per mesi sia stato detto che la Fed voleva mantenere i tassi “più alti più a lungo” e che una “pausa” non avrebbe rappresentato l’inizio di un ciclo di tagli dei tassi, i mercati lo hanno ignorato fino alla scorsa settimana. I rendimenti reali,

Fino a quando rimarranno alti i tassi di interesse?
Per quanto tempo i mutuatari di tutto il mondo riusciranno a sostenere tassi di interesse più alti è forse la domanda più importante in economia in questo momento. L’analisi dei funzionari politici ha portato a previsioni errate secondo cui l’inflazione si sarebbe rivelata transitoria con

E’ giunta la fine dell’era della globalizzazione?
La parola “geopolitica” sta emergendo sempre più spesso nelle chiamate degli utili e nei documenti di alcune delle più grandi aziende del mondo. Tutte le discussioni sulla fine dell’era della globalizzazione non sono più solo chiacchiere. Adesso iniziano ad emergere prove concrete del fatto che

La Russia vieta temporaneamente le esportazioni di diesel e benzina
La decisione della Russia di vietare temporaneamente le esportazioni di diesel e benzina rischia di interrompere le forniture prima dell’inverno. Il carburante di tipo diesel alimenta diverse aree dell’economia globale. La perdita di offerta, e qualsiasi aumento dei prezzi, avrà quindi vaste implicazioni. Ma quanto

La Fed lascia i tassi invariati e segnala la possibilità di un altro aumento
La Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse in un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,5%, segnalando che i costi di finanziamento probabilmente rimarranno più alti più a lungo. Nella dichiarazione pubblicata dopo l’incontro, il FOMC ha ripetuto che i funzionari determineranno
La volatilità dei mercati finanziari: come superare i periodi di incertezza
La volatilità dei mercati finanziari dall’inizio del 2022 sta generando frustrazione tra gli investitori. Solo negli ultimi due giorni, il Dow Jones ha guadagnato 900 punti, per perderne 1.000 dopo 12 ore. Ultimamente centinaia di miliardi di dollari di valore vengono evocati e inceneriti nell’arco di un giorno. L’S&P 500 ha registrato il più grande guadagno post-Fed in un decennio. Ieri però l’indice ha chiuso in calo di oltre il 3,5%.
Nel mercato del reddito fisso, i rendimenti dei Treasury a 10 anni hanno cancellato il calo del FOMC, superando il 3%.
Dove una volta si comprava ogni “dip”, adesso si vende ogni rimbalzo. Giovedì è stato solo il quarto giorno in 20 anni in cui azioni e obbligazioni hanno registrato ribassi di più del 2%.
La volatilità del mercato del forex
La volatilità non si limita al mercato azionario e obbligazionario. Il dollaro, in calo di quasi l’1% il giorno della Fed, ha messo in scena una piena ripresa per avvicinarsi al massimo degli ultimi 20 anni.
Possiamo notare anche movimenti notevoli nelle valute del G10. La sterlina ha raggiunto il minimo di due anni fa. L’euro si trova intorno agli 1.04 nei confronti del dollaro e molti vedono la possibilità che il tasso di cambio raggiunga la parità. Lo yen e lo yuan si stanno deprezzando a ritmi che non si vedevano da molti anni.
Cosa c’è dietro la volatilità dei mercati finanziari?
Dietro i grandi swing cross-asset c’è la politica di inasprimento della Fed più aggressiva dal 1994. Praticamente ogni asset soffre di turbolenze indotte dalla banca centrale. La Fed per combattere l’inflazione ha bisogno di inasprire le condizioni finanziarie.
Mentre Powell ha ripetutamente espresso fiducia nel raggiungimento di un “atterraggio morbido” nell’economia, il rischio di una recessione è una minaccia che gli investitori non possono permettersi di ignorare. I rischi si riflettono sulla volatilità dei mercati finanziari
Il 2022 si preannuncia come l’anno più doloroso degli ultimi decenni per il “buy the dip”. Da gennaio, il calo medio dell’S&P 500 è durato 2,3 giorni, più che in qualsiasi anno dal 1984. I suoi rendimenti dopo le sessioni di ribasso sono stati negativi dello 0,2%.
Come navigare la volatilità dei mercati finanziari
Investire non è mai facile, soprattutto durante periodi di incertezza. In momenti in cui la volatilità è alta, gli investitori devono fare i conti con la COMO (Cost of Missing Out), ovvero la paura per la volatilità che li porta a non essere investiti.
Dallo studio del passato possiamo concludere che rimanere completamente investiti porta a rendimenti maggiori. Se un investitore fosse rimasto completamente investito nell’S&P 500 dal 1995 al 2014, avrebbe avuto un rendimento annualizzato del 9,85%. Se invece fosse uscito dal mercato perdendo i dieci giorni migliori durante lo stesso periodo, i rendimenti annualizzati sarebbero scesi al 6,1%.
Cercare di cronometrare il mercato è estremamente difficile. Investire a lungo termine mentre si gestisce la volatilità può portare invece a un migliore esito.
Mantieni le tue aspettative di rendimento modeste
La storia suggerisce che la volatilità dei mercati finanziari aumenta una volta passata la metà del ciclo economico. Ciò porta a rendimenti azionari più modesti che rispecchiano la crescita degli utili.
Diversifica i tuoi investimenti
Rimanere investiti in un portafoglio diversificato è fondamentale per affrontare la volatilità dei mercati finanziari. Scegliere un’allocazione tra diverse classi di attività come azioni, obbligazioni, materie prime, liquidità e immobili può aiutare a navigare gli sbalzi del mercato. Anche la diversificazione geografica è utile.
Gli investimenti sul mercato azionario possono essere diversificati anche scegliendo tra diversi segmenti di mercato e fattori. Invece, per quanto riguarda le obbligazioni, si può distribuire la propria esposizione in base alla durata, al credito e alla sensibilità ai tassi di interesse.
La premessa di base per la diversificazione è avere una bassa correlazione tra i diversi asset, in modo che la debolezza di uno possa essere compensata dalla forza di un altro.