Introduzione alla Macroeconomia

  • Modulo 1: Introduzione alla Macroeconomia – Lezione 1: I cicli economici e le loro fasi
    L’economia reale, così come i mercati finanziari, segue solitamente delle fasi che nel tempo tendono a ripetersi e a susseguirsi. Fasi di espansione e contrazione, intervallate da momenti di picco e minimo, caratterizzano l’attività economica dei paesi. Gli asset finanziari si comportano in maniera diversa a seconda delle fasi attraversate dall’economia. Nel lungo termine l’output …
  • Modulo 1: Introduzione alla Macroeconomia – Lezione 2: L’intermarket analysis
    L’intermarket analysis tiene in considerazione la correlazione che esiste tra le diverse classi di attività. Nel mondo finanziario l’asset più importante è il dollaro americano. Esso influenza direttamente e indirettamente tutti gli altri asset ed è fondamentale quando si fa intermarket analysis. Gli asset finanziari sono correlati tra loro e si muovono con il ciclo …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 1: Il Consumer Price Index
    L’indice dei prezzi al consumo è una misura che esamina la media ponderata dei prezzi di un paniere di beni e servizi. Viene calcolato prendendo le variazioni di prezzo per ogni articolo nel paniere di merci predeterminato e calcolandone la media. Esso rappresenta una delle misure d’inflazione e deflazione più utilizzate dagli economisti e dai …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 2: Core CPI e Personal Consumption Expenditure
    Il core CPI è la variazione dei costi di beni e servizi che non include quelli il settore alimentare ed energetico. Questa misura dell’inflazione esclude questi articoli perché i loro prezzi sono molto più volatili. Esistono delle differenze tra il PCE e il CPI, anche se questi due indice seguono tendenze simili. In generale, il …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 3: L’inflazione armonizzata europea – HICP
    Per poter confrontare l’inflazione dei paesi che fanno parte dell’Unione europea è stata creata l’inflazione armonizzata (HICP). L’Harmonized Index of Consumer Prices è la rappresentazione dei costi finali pagati dai consumatori dell’Eurozona per gli articoli in un paniere di beni e servizi. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo è prodotto da ciascuno stato membro dell’Unione europea …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 4: Producer Price Index
    L’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è un indicatore rilasciato dal Bureau of Labor Statistics (BLS) che calcola e rappresenta l’andamento medio dei prezzi di vendita della produzione interna. Il Producer Price Index dà un’indicazione riguardo alle tendenze all’interno delle industrie manifatturiere e sui mercati delle materie prime. Non include però le attività relative alle importazioni. Il …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 5: Il Purchasing Managers Index
    Il Purchasing Managers Index è un indice della direzione prevalente dell’andamento economico nei settori manifatturiero e dei servizi. Consiste in un indice di diffusione che riassume se le condizioni di mercato, viste dai responsabili degli acquisti sono in espansione, invariate o in contrazione.Lo scopo del Purchasing Managers Index è fornire informazioni sulle condizioni commerciali attuali …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 6: Non-manufacturing PMI
    Il Non-Manufacturing PMI, detto anche Services PMI, è un indice economico basato su sondaggi mensili su oltre 400 dirigenti degli acquisti e delle forniture di aziende non manifatturiere. L’indagine viene condotta dall’Institute for Supply Management (ISM) negli Stati Uniti e dall’IHS Markit a livello globale. L’indice PMI è riportato come un numero: sopra 50 rappresenta una …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 7: Le vendite al dettaglio
    I dati delle vendite al dettaglio sono raccolti dall’US Census con il suo sondaggio mensile. In Europa il dato viene rilasciato dall’Eurostat. Il report, che viene rilasciato a metà di ogni mese, mostra il numero totale di vendite nel periodo di tempo misurato, in genere il mese precedente, e la variazione percentuale rispetto all’ultima lettura. Il …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 8: Consumer Confidence Index
    Il Consumer Confidence Index (CCI) è un sondaggio condotto dal Conference Board, che misura quanto i consumatori siano ottimisti o pessimisti riguardo alla loro situazione finanziaria attuale e futura. La CCI si basa sulla premessa che se i consumatori sono ottimisti, tenderanno a spendere di più e a stimolare l’economia. Viceversa, se sono pessimisti, i …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 9: Unemployment rate
    Il tasso di disoccupazione rappresenta la percentuale della forza lavoro che non ha un impiego. È un lagging indicator, nel senso che generalmente sale o scende sulla scia delle mutevoli condizioni economiche, piuttosto che anticiparle. Quando l’economia è in cattive condizioni e i posti di lavoro scarseggiano, è prevedibile che il tasso di disoccupazione aumenti. …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 10: Non-farm payrolls
    I non farm payroll sono la misura del numero di lavoratori negli Stati Uniti esclusi i lavoratori agricoli e altri. Sono misurati dal Bureau of Labor Statistics (BLS), che esamina le entità private e governative negli Stati Uniti sui loro libri paga. Il BLS riporta mensilmente i numeri dei salari non agricoli attraverso il rapporto …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 11: Il prodotto interno lordo
    Il gross domestic product, in italiano il prodotto interno lordo, rappresenta la ricchezza prodotta da un paese in termini di beni e servizi. Ci dice quanto un paese è capace di produrre in un determinato periodo di tempo. Maggiore è il GDP di un paese e quindi la crescita economica, migliore è la qualità della …
  • Modulo 2: I principali dati macroeconomici – Lezione 12: Hard data e soft data
    dati macroeconomici si possono distinguere in due grandi categorie: hard data e soft data. Gli hard data sono dati affidabili tratti da statistiche ufficiali che sono comparabili. Questo tipo di dati sono direttamente misurabili e affidabili. I soft data invece vengono fuori da sondaggi e indagini condotti da aziende private. Sono dati in tempo …
  • Modulo 3: Le relazioni tra variabili economiche – Lezione 1: La curva di Phillips
    La curva di Phillips è un concetto economico che è stato smentito empiricamente dal verificarsi della stagflazione negli anni ’70. Questa teoria afferma che l’inflazione e la disoccupazione hanno una relazione inversa tra di loro.
  • Modulo 3: Le relazioni tra variabili economiche – Lezione 2: La legge di Okun
    La legge di Okun esamina empiricamente la relazione tra disoccupazione e prodotto interno lordo di un paese. Essa nasce dall’economista keynesiano Arthur Okun, che espose i risultati dei suoi studi negli anni ’60. Sebbene gli economisti sostengano ampiamente la legge di Okun, essa non è considerata del tutto accurata.
  • Modulo 3: Le relazioni tra variabili economiche – Lezione 3: La regola di Taylor
    La regola di Taylor è un modello che descrive la relazione tra gli obiettivi operativi della Federal Reserve e i tassi di inflazione e di crescita del prodotto interno lordo. E’ stata interpretata sia come un modo per prevedere le mosse della Fed, sia come una regola fissa per guidare la politica monetaria in risposta …
  • Modulo 4: Il ruolo della moneta e i regimi monetari – Lezione 1: La deflazione
    La deflazione è definita come un periodo in cui l’offerta di moneta e di credito in circolazione nell’economia si contrae. Uno dei periodi di deflazione più significativi si è verificato negli anni ’30 negli Stati Uniti. In questi periodi gli asset che performano meglio sono le obbligazioni e le azioni di società difensive come quelle …
  • Modulo 4: Il ruolo della moneta e i regimi monetari – Lezione 2: La stagflazione
    La stagflazione è un periodo in cui il tasso di disoccupazione è alto e l’economia di un paese decelera. Allo stesso tempo è caratterizzata da livelli di inflazioni elevati. Prima degli anni ’70, quando si verificò per la prima volta, gli economisti pensavano che la stagflazione non potesse esistere. Gli asset che tendono a performare …
  • Modulo 4: Il ruolo della moneta e i regimi monetari – Lezione 3: La reflazione
    La reflazione è un periodo in cui la crescita economica e l’inflazione accelerano contemporaneamente. Si riferisce anche ad un insieme di politiche fiscali e monetarie che mirano a far riprendere l’economia dopo una recessione. Durante questi periodi le aziende cicliche sovraperformano quelle difensive. Il prezzo delle materie prime aumenta mentre il dollaro tende ad essere …
  • Modulo 4: Il ruolo della moneta e i regimi monetari – Lezione 4: Gli aggregati monetari
    Negli Stati Uniti, l’offerta di moneta è misurata attraverso vari aggregati monetari tra cui M0, M1 e M2. I vari aggregati monetari differiscono tra di loro in base alla facilità con cui possono essere convertiti in moneta e alla certezza del loro prezzo futuro. La base monetaria (M0) è una componente dell’offerta di moneta di …
  • Modulo 5: Il mercato valutario – Lezione 1: Cosa influenza il tasso di cambio?
    Uno dei fattori che determinano i tassi di cambio è l’inflazione. Tipicamente bassi tassi d’inflazione rafforzano il valore di una valuta, in quanto il suo potere d’acquisto aumenta rispetto alle altre. A volte però si possono tradurre in tassi di cambio più bassi. Tassi d’interesse, inflazione e tassi di cambio sono variabili che si influenzano …
  • Modulo 5: Il mercato valutario – Lezione 2: La bilancia commerciale
    La bilancia commerciale è la differenza tra il valore delle esportazioni e delle importazioni di un paese. E’ la componente più importante della bilancia dei pagamenti. Se la differenza tra esportazioni e importazioni è positiva il paese si trova in surplus e la valuta del paese tende a rinforzarsi. Se il bilancio è negativo si …
  • Modulo 5: Mercato valutario – Lezione 3: Il dollaro americano e le sue correlazioni
    Il dollaro è l’asset più importante nel sistema economico-finanziario. Esso infatti è la valuta di riserva globale in quanto gli Stati Uniti detengono ancora la fiducia degli investitori esteri nella loro capacità di pagare i propri obblighi finanziari. Il suo andamento impatta molti asset. Spesso il dollaro agisce da “safe haven” per gli investitori in …
  • Modulo 6: Il mercato obbligazionario – Lezione 1: Cosa sono le obbligazioni?
    Le obbligazioni sono lo strumento principale con cui governi e aziende si finanziano. Garantiscono all’acquirente il rimborso del capitale, al termine del periodo prestabilito, più degli interessi. Gli investitori comprano obbligazioni per avere un flusso di pagamenti costanti attraverso gli interessi (coupon) che vengono pagati dal governo o dall’azienda che le ha emesse. Più lunga è …
  • Modulo 6: Il mercato obbligazionario – Lezione 2: La curva dei rendimenti
    La curva dei rendimenti è una linea che traccia i tassi d’interesse delle obbligazioni con date di scadenza diverse. In circostanze normali, i tassi sono più alti per il debito a lungo termine e la curva dei rendimenti è ripida. Questo perché il rischio derivante dal mantenere il denaro vincolato per più tempo è maggiore. …
  • Modulo 6: Il mercato obbligazionario – Lezione 3: I credit spreads
    Il credit spread è la differenza di rendimento tra un’obbligazione del Tesoro statunitense e un altro titolo di debito della stessa scadenza ma di qualità creditizia diversa. Lo spread è misurato in punti base: uno spread del’1% equivale a 100 punti base. Lo spread di credito consente un confronto tra un’obbligazione aziendale e un’alternativa priva …
  • Modulo 7: Il mercato azionario – Lezione 1: Le correlazioni tra mercati azionari
    La correlazione tra i mercati azionari dei paesi sviluppati è aumentata considerevolmente, soprattutto negli ultimi vent’anni. Mentre la correlazione tra i mercati sviluppati è parecchio alta, quella tra i mercati emergenti, anche se è aumentata negli ultimi decenni, rimane ancora ad un valore medio/basso. Tendenzialmente, in periodi di alta volatilità e instabilità la …
  • Modulo 7: Il mercato azionario – Lezione 2: Cosa stabilisce i prezzi delle azioni
    Il prezzo delle azioni è influenzato dalle dinamiche della domanda e dell’offerta. La domanda è guidata principalmente dai profitti delle aziende, dalle condizioni economiche, dalle aspettative e emotività degli investitori. Tra i fattori economici, i tassi d’interesse, la disoccupazione e le fluttuazioni valutarie sono i più importanti.
  • Modulo 7: Il mercato azionario – Lezione 3: Il credit rating delle aziende
    I credit ratings ci danno il livello di rischio a cui siamo esposti investendo in quella azienda. Un rating che va dalla tripla A alla tripla B indica che l’azienda è a basso rischio di default (investment grade). Ha quindi un’adeguata capacità di far fronte agli impegni di restituzione del debito anche in condizioni …
  • Modulo 8: Il mercato delle commodities – Lezione 2: Perché le commodities muovono i mercati?
    Il movimento nei mercati delle materie prime influisce sull’andamento dei prezzi in altri mercati come obbligazioni e azioni. Tuttavia, l’effetto che questi due mercati hanno sulle materie prime è molto più piccolo. Le materie prime sono ampiamente utilizzate per scopi di consumo e sono necessarie per la produzione di beni e servizi. Pertanto, l’aumento del loro …
  • Modulo 8: Il mercato delle commodities – Lezione 1: Cosa sono le commodities?
    Le commodities sono beni fungibili ovvero quei beni sostituibili in relazione al bisogno che soddisfano. Sono facilmente stoccabili e conservabili. Il denaro ad esempio è una commodity. Sono facilmente scambiabili proprio per le caratteristiche appena dette. Le hard commodities sono le materie prime estratte dalla terra, come il petrolio, l’oro, il rame e lo zinco. …
  • Modulo 8: Il mercato delle commodities – Lezione 3: I fattori che influenzano il prezzo delle materie prime?
    I prezzi delle materie prime sono per lo più inelastici perchè se la domanda aumenta improvvisamente, la produzione globale non può rispondere immediatamente. Ad esempio, le miniere non possono aumentare improvvisamente i livelli di produzione e i consumatori non possono sempre sostituire un metallo con un altro quando i prezzi aumentano o diminuiscono. I principali fattori …
  • Modulo 9: Le banche centrali – Lezione 1: Le politiche monetarie convenzionali
    Le politiche monetarie tradizionali, dette anche convenzionali, includono l’adeguamento dei tassi di interesse, le operazioni di mercato aperto e la definizione di requisiti di riserva bancaria. Le operazioni di mercato aperto svolgono un ruolo importante nella guida dei tassi di interesse e nella gestione della liquidità nei mercati. Consistono nell’acquistare e vendere titoli di Stato e …
  • Modulo 9: Le banche centrali – Lezione 2: Le politiche monetarie non convenzionali
    Le politiche monetarie non convenzionali sono delle manovre che non sono in linea con le misure tradizionali usate dalle banche centrali. Sono emerse durante la crisi finanziaria del 2008, quando il mezzo principale della politica monetaria tradizionale, ovvero l’adeguamento dei tassi di interesse, non è stato più sufficiente. Le politiche monetarie non convenzionali includono il …
  • Modulo 9: Le banche centrali – Lezione 3: Il quantitative easing
    Il Quantitative Easing (QE) è una forma di politica monetaria non convenzionale in cui una banca centrale acquista titoli a più lungo termine al fine di aumentare l’offerta di moneta stimolando l’economia. Lo scopo del quantitative easing è quello di abbassare i tassi di interesse diminuendo l’offerta di obbligazioni sul mercato. Quando i tassi di interesse …
  • Modulo 9: Le banche centrali – Lezione 4: Yield curve control
    Il controllo della curva dei rendimenti (YCC) implica l’obiettivo di un tasso di interesse a lungo termine da parte di una banca centrale. Per fissare i rendimenti serve l’acquisto o la vendita di tutte le obbligazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo fissato. Questo approccio è drammaticamente diverso dal modo tipico della Federal Reserve di gestire la …
  • Modulo 9: Le banche centrali – Lezione 5: Il tapering
    Il tapering si riferisce a politiche che modificano le tradizionali attività delle banche centrali. Gli sforzi di tapering sono principalmente rivolti ai tassi d’interesse e al controllo delle percezioni degli investitori sulla direzione futura dei tassi d’interesse. Il tapering è la riduzione del tasso al quale una banca centrale accumula nuovi asset nel proprio bilancio. …

MARCO CASARIO

Gli italiani sono tra i popoli più ignoranti in ambito finanziario.

Non per scelta ma perché nessuno lo ha mai insegnato. Il mio scopo è quello di educare ed informare le persone in ambito economico e finanziario. Perché se non ti preoccupi dell'economia e della finanza, loro si occuperanno di te.

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